Troppa confusione sulla strategia del governo sulla banda ultralarga. L’allarme arriva da Asati. “Non ci è dato certo di sapere quanto ci sia di vero nelle notizie che con molto risalto continuano ad apparire sulla stampa circa il coinvolgimento da parte di Palazzo Chigi di Enel e poi di Terna nel progetto della banda ultralarga – si legge nella nota – Prendiamo anche atto delle dichiarazioni che il Sottosegretario Giacomelli continua a rilasciare circa gli obiettivi che il Governo si è dato – e che noi di certo condividiamo – ed il ruolo che il Governo intende svolgere in questa delicata partita. Facciamo presente tra l’altro che già esiste un accordo tra Enel e Telecom Italia per utilizzare le infrastrutture della stessa Società elettrica senza duplicare gli investimenti.
I piccoli azionisti di Telecom ricordano che la compagnia Telecom Italia sta procedendo celermente nella realizzazione della sua infrastruttura con un piano che le consentirà di coprire, già nel 2017, il 72% della popolazione e, a quanto ci risulta, anche Fastweb, Vodafone e Metroweb stanno realizzando i loro progetti, Palazzo Chigi intavolerebbe discussioni con Società non appartenenti al settore, magari eccellenti nel loro core business, che non hanno però alcuna competenza o esperienza nel realizzare e gestire reti pubbliche di telecomunicazioni.
“La stessa possibilità di utilizzare in maniera estesa e conveniente economicamente le infrastrutture della rete elettrica per la posa della fibra pone, sulla base dell’esperienza dei nostri tecnici, una serie di difficoltà sotto il profilo impiantistico, dell’esercizio e della sicurezza – spiega Asati – Lascia poi stupefatti leggere che si pensi di realizzare ulteriori collegamenti sulla lunga distanza- sarebbe questo il ruolo di Terna ?- quando la capacità disponibile -o realizzabile-sulle reti esistenti della stessa TI e di altri, già risulta ampiamente sufficiente a coprire le esigenze degli anni a venire per diversi decenni con il progresso tecnologico raggiunto dalle trasmissioni ottiche già consolidato in rete”.
Asati raccomanda dunque “a tutti coloro che, a vario titolo, per incarico della Presidenza del Consiglio o di altre Istituzioni, stanno lavorando sulla Strategia per la Banda Ultralarga, ad affrontare con maggiore attenzione e consapevolezza tematiche che, se trattate senza la dovuta cautela, possono incidere negativamente sulla nostra Società. Reiteriamo, poi, la nostra disponibilità a fornire ogni possibile informazione a supporto del lavoro su questo progetto, facendo leva sulla esperienza e professionalità dei nostri associati”.