Spesso, partecipando a incontri o convegni, mi viene richiesto di meglio chiarire l’ambito della Sanità Digitale. Per la parola Sanità non si può non fare riferimento alla definizione Oms di Salute, “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia“, considerata un diritto e come tale posta alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano alle persone, le cui implementazioni vanno ben al di là della semplice gestione di un sistema sanitario.
Per la parola Digitale, si fa riferimento all’Information and Communication Tecnology Ict, in cui l’informazione in formato digitale – bit – è quella che può essere manipolata da un computer e di conseguenza l’Ict indica le modalità di raccolta, di trattamento e di trasmissione delle informazioni mediante elaboratori elettronici.
Ecco quindi che Sanità Digitale indica l’applicazione all’area medica e a quella della assistenza socio sanitaria dell’Information and Communication Tecnology Ict. Solitamente io faccio riferimento a tre settori verticali di implementazione nei processi sanitari, ognuno dei quali ha le sue specificità, valenze e criticità, e che in estrema sintesi raccolgo nell’ambito dei processi ospedalieri (analisi, radiologie, pronto soccorso, sala operatoria, refertazione, vetrino digitale, cartella clinica, utilizzo fascicolo sanitario elettronico, amministrazione, etc ), per la medicina di base (prenotazioni on line, prescrizione elettronica, certificati di malattia on line, utilizzo fascicolo sanitario elettronico, etc), e per un nuovo modello organizzativo verso il territorio (mhealth, telemedicina).
Ho avuto modo, partecipando ai lavori preparatori e poi facendo parte della giuria qualificata per l’assegnazione di un premio, di apprezzare la ricerca dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità del Politecnico di Milano, giunto all’ottava edizione, che si pone l’obiettivo di analizzare e promuovere il ruolo delle tecnologie digitali a supporto del miglioramento e dell’innovazione dei processi della Sanità in Italia, nei suoi specifici suddetti ambiti.
Evidenzio, solo come flash, un primo dato importante emerso nella ricerca del Polimi, e cioè che “nel 2014 è finalmente tornata a crescere la spesa per il digitale nella Sanità, che vale 1,37 miliardi di euro. Ora è arrivato il momento di mettere in pratica i piani per l’innovazione digitale del Sistema Sanitario per fermare quel processo di progressivo deterioramento che rischia al tempo stesso di rendere qualitativamente inaccettabili ed economicamente insostenibili i servizi del nostro sistema socio-sanitario”.
Intendo invece soffermarmi con una serie di articoli sui contenuti del Premio Innovazione Digitale in Sanità, promosso dall’Osservatorio “allo scopo di valorizzare e diffondere le buone pratiche di innovazione, un’iniziativa nata per sostenere la cultura dell’innovazione nel mondo della Sanità italiana. Le aziende sanitarie, pubbliche e private, che hanno migliorato i propri processi attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali, hanno ricevuto un premio assegnato il 12 Maggio 2015, giorno del Convegno di presentazione dei risultati. L’obiettivo è quello di creare un’occasione per condividere i progetti che maggiormente si distinguono per la capacità di utilizzare le moderne tecnologie come leva per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi clinico-sanitari e amministrativi”. In totale sono stati assegnati cinque premi, scelti tra i casi finalisti del Premio dell’edizione 2015, relativi alle diverse categorie identificate coerentemente con le differenti tematiche affrontate nella Ricerca:
- Gestione dei processi amministrativi e direzionali
- Gestione della relazione con il cittadino
- Gestione dei processi clinico-sanitari
- Gestione dei processi socio-sanitari sul territorio
- Soluzioni di Telemedicina
Categorie che ben dettagliano i suddetti tre settori verticali di implementazione della Sanità Digitale nei processi sanitari, implementazione ovviamente possibile se è resa disponibile una efficiente e moderna infrastruttura cross di comunicazione e collaborazione.
I casi Finalisti del Premio dell’Edizione 2015 sono stati:
· Gestione dei processi amministrativi e direzionali
• Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna
• Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona
• Unità Locale Socio Sanitaria 9 Treviso
· Gestione dei processi clinico-sanitari
• Azienda Ospedaliera – IRCCS Arcispedale Santa Maria Nuova
• Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana
• IRCCS Istituto Clinico Humanitas
· Gestione della relazione con il cittadino
• Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate
• Fondazione Poliambulanza
· Gestione dei processi socio-sanitari sul territorio
• Azienda Sanitaria di Firenze
• Azienda Sanitaria Locale di Rieti
· Soluzioni di Telemedicina
• Cooperativa Medici Milano Centro
• Unità Sanitaria Locale Umbria 1