I progetti di telemedicina spingono la diffusione nelle case degli
apparecchi medicali con servizi basati su Internet: ne verranno
distribuiti 1,6 milioni entro il 2013, combinando le vendite di
misuratori digitali del glucosio, dispositivi per misurare la
pressione del sangue, bilance, ossimetri da polso e misuratori del
picco di flusso, secondo il nuovo studio di InMedica sul mercato
mondiale del telehealth. A questi device per uso domestico vanno
aggiunti quelli per gli health hub, cosicché il totale arriverà
nel 2013 a 2 milioni.
Oggi la telemedicina viene usata principalmente per la gestione
delle malattie croniche, come la broncopneumopatia cronica
ostruttiva, l’insufficienza cardiaca, l’ipertensione e il
diabete. Ma anche se esistono da anni, le soluzioni di telemedicina
per uso domestico non sono ancora diventate un’applicazione
mainstream, a eccezione degli Stati Uniti, dove la telemedicina è
più sviluppata che in altri Paesi. In Europa i Paesi con il
maggior numero di progetti legati al telehealth sono Gran Bretagna,
Olanda, Danimarca e Germania. Il mercato è potenzialmente molto
ampio perché oltre a interessare soggetti con patologie croniche
può includere persone interessate in generale al proprio stato di
salute.
Nel 2009, sono stati usati quasi 50.000 apparecchi per il
monitoraggio della pressione in applicazioni di telemedicina. Le
vendite aumenteranno a oltre mezzo milione di unità nel 2013,
secondo InMedica. L’invecchiamento della popolazione mondiale e
gli stili di vita moderni meno sani del passato aumentano infatti
l’incidenza dell’ipertensione e il rischio cardiovascolare e i
misuratori della pressione vengono sempre più spesso integrati
nelle soluzioni di telehealth per il controllo delle malattie
croniche. Un’altra patologia comune nel mondo occidentale è il
diabete: il numero di apparecchi per misurare il glucosio usati
nelle applicazioni di telemedicina è stato basso nel 2009, ma
dovrebbe salire a circa 300.000 nel 2013.
La telemedicina per il settore consumer sarà in pratica
un’estensione dell’attuale mercato di apparecchi medicali per
uso domestico in cui i produttori offriranno nuovi servizi basati
su Internet. Questi servizi includeranno l’analisi dei valori e
un primo responso, per esempio consigli sulla dieta e lo stile di
vita. Ci sono poi applicazioni software più specializzate per la
gestione di singole patologie.
“I servizi saranno probabilmente basati sull’abbonamento e
coincideranno con la popolarità di prodotti per la salute su
Internet come Google Health o Microsoft Health Vault", afferma
l’analista Neha Khandelwal. "La Continua Health Alliance
cercherà di rendere tutti i device medicali per uso domestico con
funzionalità di telemedicina interoperabili, per cui è probabile
che gli apparecchi consumer potranno anche dialogare con le nuove
cartelle cliniche digitali”.
Secondo InMedica i due segmenti professionale e consumer della
telemedicina si svilupperanno in alleanza l’uno con l’altro, ma
i servizi di telehealth per consumatori potrebbero esercitare una
spinta decisiva per lo sviluppo del settore.