“Per la prima volta c’è una linea strategica chiara, che vuol dire che la politica ha dato un indirizzo forte e ha detto che l’Agid deve diventare il braccio armato di questa strategia. Il tema vero diventa l’execution, perché forse è quello che manca in questo momento”. Lo ha detto Antonio Samaritani, nuovo direttore generale dell’Agenzia per l’Italia digitale, facendo il punto della situazione a poche settimane dal suo insediamento. “Oggi Agid è soffocata da un ruolo importante e non operativo – ha sottolineato – ma bisogna saldare questi due elementi diversi”.
Quanto alla strategia di questo primo periodo alla guida di Agid, Samarintani ha puntato sulla “definizione di quali pezzi applicativi implementare per far viaggiare i contenuti altrimenti il rischio è di avere investimenti infrastrutturali senza contenuti”.
Rispetto alla situazione ereditata dalla precedente gestione, Samaritani ha sottolineato che “non va fermata la macchina in corsa: sono stati fissati degli obiettivi e non vanno persi. Inoltre, la parte infrastrutturale è stata ben delineata. Il punto su cui ragionare è quale priorità dare ora per la crescita digitale”.