Tornano i profitti per Qualcomm nel secondo trimestre fiscale 2010,
chiuso a marzo, grazie alle robuste vendite di terminali 3G,
all’aumento della domanda di chipset e alla riduzione delle
spese. L’utile operativo ammonta a 776 milioni di dollari contro
la perdita di 10 milioni di un anno prima, mentre l’utile netto
dell’azienda di San Diego è di 774 milioni di dollari, contro il
rosso di 289 milioni del secondo trimestre fiscale 2009. Il revenue
è cresciuto del 9%, a 2,66 miliardi di dollari, rispetto ai 2,46
miliardi di un anno prima e al di sopra delle stime degli
analisti.
"Gli abbonati al 3G sono ormai più di un miliardo nel mondo e
con l’asta delle frequenze del 3G in corso in India questa
tecnologia continuerà ad espandersi su scala globale”, ha
sottolineato il presidente e Ceo Paul Jacobs.
L’azienda ha fornito anche le sue previsioni per il terzo
trimestre e l’intero 2010, che appaiono in linea con le stime
degli analisti: anche se i prezzi dei chip e dei cellulari
continuano a subire forti pressioni, le consegne di apparecchi 3G
continuano a svilupparsi e Qualcomm pensa di poter migliorare
l’earning-per-share (Eps) annuale, che dovrebbe essere di
1,71-1,82 dollari, l’80-92% in più rispetto al precedente
forecast di 1,56-1,76 dollari. La previsione per le vendite si
mantiene intorno ai 10,4-11 miliardi: Qualcomm dovrebbe immettere
sul mercato tra i 600 e i 650 milioni di apparecchi Wcdma/Cdma nel
2010. Il terzo trimestre fiscale non sarà però brillante: la
compagnia dei chip wireless prevede entrate in calo almeno del 2%
anno su anno a 2,5-2,7 miliardi di dollari, ed Eps piatto se non in
discesa.