BANDA ULTRALARGA

Utrabroaband, primi colloqui tecnici Telecom-Enel

A confermarlo è il presidente di TI Giuseppe Recchi: “L’intesa è una cosa che ha senso, ma occorrerà vedere se ci sarà la sostenibilità industriale e finanziaria”. Sulle utilities: “Si tratta di mettere in sinergia le infrastrutture”

Pubblicato il 28 Mag 2015

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“E’ una cosa che ha senso, ma occorrerà vedere se ci sarà la sostenibilità industriale e finanziaria. I tecnici si stanno parlando in questi ultimi giorni”. Così Giuseppe Recchi, presidente di Telecom Italia, è intervenuto a margine dell’assemblea di Confindustria all’Expo sull’ipotesi di collaborazione tra Telecom Italia e Enel per lo sviluppo dell’infrastruttura di rete in banda ultralarga in Italia, uno dei punti prioritari nei programmi del Governo.

La possibilità di dare vita a un progetto comune con Enel “è in fase di esplorazione”, ha sottolineato il presidente di Telecom, aggiungendo che una decisione verrà presa “in tempi brevi”: “E’ una fase preliminare – ha sostenuto – perché l’infrastruttura è molto complessa e occorrono tempi tecnici per esaminarla a fondo”.

Sulla potenziale concorrenza che potrebbe venirsi a creare, con l’alleanza in fase di definizione tra Wind, Vodafone e Metroweb, Recchi commenta: “Il tema non è fare o non fare la banda larga, perché tutti la vogliono fare. Il tema, invece, è piuttosto riuscire a crearla con le risorse disponibili e piani sostenibili”. La possibile creazione di una cordata concorrente, ha ribadito Recchi, “non rappresenta un’occasione persa” per Telecom. “Noi tracciamo le nostre strategie, loro fanno le loro: evviva la concorrenza”.

Quanto al possibile ingresso nella partita anche da parte delle grandi utilities, cui avevano accennato nei giorni scorsi il Presidente di A2A e di Utilitalia, Giovanni Valotti, Recchi ha lasciato la porta aperta: “I nostri rapporti con le utilities sono già esistenti da tempo. Ora si tratta di mettere in sinergia le infrastrutture sul territorio”.

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