“Irricevibile”. Così Fiom e Fim hanno definito il piano industriale presentato dalla Telecom Italia per Olivetti, abbandonando il tavolo convocato all’Unione industriali di Ivrea. Non sarebbe ancora stato convocato un nuovo incontro con le parti sociali, mentre i sindacati chiedono un appuntamento con il Governo e gli Enti locali per discutere della vertenza. “E’ uno strappo gravissimo”, commentano Federico Bellono, segretario provinciale Fiom e Fabrizio Bellino, responsabile della lega Fiom di Ivrea.
Annunciando il proprio piano per il rlancio di Olivatti Telecom Italia aveva prospettato un investimento di 60 milioni per dare la spinta iniziale alla nuova realtà, destinata a incorporare Telecom Italia Digital Solutions. Secondo quanto anticipato nei giorni scorsi dal quotidiano La Stampa, l’investimento programmato dall’operatore servirà in parte per ripristinare un patrimonio che a fine marzo era negativo per 3,9 milioni, e ricapitalizzare di 10 mln. Un’altra fetta andrà a finanziare i 70 tra pensionamenti anticipati e uscite volontarie previsti dal piano, che manterrebbe 230 lavoratori in Olivetti e ne ricollocherebbe altrettanti nel gruppo Telecom. Il resto dei fondi servirà per rilanciare il marchio di Ivrea nella sua nuova vita, dedicata a servizi e piattaforme digitali.
La “Nuova Olivetti” partirà con circa 430 dipendenti, dei quali circa 230 di Olivetti e i restanti provenienti dalla fusione per incorporazione di Tids (Telecom Italia Digital Solutions).