Utili e fatturato in calo per il primo trimestre 2010 di Ericsson:
la compagnia, leader mondiale nel campo delle infrastrutture per le
tlc, ha chiuso il Q1 con un utile netto in contrazione del 30% a
1,3 miliardi di corone svedesi ed inferiore agli 1,8 miliardi
stimati dagli analisti. Calano anche le vendite del 9% (rispetto al
Q1 2009) a 45,1 miliardi contro i 48,1 miliardi attesi. Il declino
è ancora più marcato, del 23%, in rapporto al quarto trimestre
2009.
Ericsson ha commentato affermando che le condizioni di mercato
restano ancora simili a quelle della seconda metà del 2009 e che
gli operatori attivi su diversi mercati in via di sviluppo restano
cauti nei loro investimenti. Ma la diminuzione del 14% nelle
vendite sul lato network, dovute all’indebolimento della domanda
di attrezzature di voce 2G, è stata in parte bilanciata da un
aumento del 3% delle entrate nel business dei servizi e il margine
lordo (esclusi i costi di ristrutturazione) è migliorato, salendo
dal 36% di un anno fa al 39% oggi, grazie all’aumentata
efficienza e al migliorato mix di prodotti. Il margine operativo è
stabile anno-su-anno al 10%.
Negli ultimi dodici mesi Ericsson ha tagliato 500 milioni di corone
svedesi dai costi operativi e messo a segno un utile operativo di
4,5 miliardi di corone, in lieve contrazione rispetto a quello del
primo trimestre 2009 (4,7 miliardi). Dal calcolo sono escluse le
spese di ristrutturazione e le joint venture, ma è compreso il
contributo positivo del business Cdma acquisito da Nortel. Si è
inoltre ridotta la perdita di Ericsson legata alle joint venture:
da 2,2 miliardi di corone nel Q1 2009 a 300 milioni, grazie al
miglioramento dei risultati di Sony Ericsson.
La svedese guarda dunque al futuro con ottimismo, garantendo che
completerà il programma di riduzione costi nel secondo trimestre,
come previsto, con risparmi annuali complessivi di 15-16 miliardi
di corone a partire dalla seconda metà del 2010. Inoltre il Ceo
del gruppo, Hans Vestberg, ha indicato quale sarà il driver dello
sviluppo futuro dichiarando: “Prevediamo che il traffico dati
mobile raddoppierà ogni anno per i prossimi cinque anni".