“Anche Mario l’imbianchino deve smettere di pensare, anche se ha 57 anni, che la sua vita finisce con l’apecar” e che il digitale può essere una opportunità. Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti nel suo intervento al Festival Economia di Trento ricordando che “stiamo lavorando con Google e Unioncamere per fare in modo che ci siano 3mila giovani ‘evangelizzatori digitali’ da formare e che manderemo a spiegare queste cose alle Pmi”.
Ad aprile il ministero del Lavoro che ha lanciato, assieme a Google e Unioncamere, un progetto, “Crescere in digitale” per formare i giovani in cerca di occupazione: training online e circa 3mila tirocini retribuiti di sei mesi nelle aziende italiane che potranno per questo accedere ad un bonus fino a 6mila euro in caso di assunzione al termine della formazione, sono gli strumenti messi in campo. Un settore, quello Internet, d’altra parte, già in espansione da tempo se nei Paesi del G-20 contribuisce, in media, alla crescita del Pil per circa il 21%.
Non solo. Diversi studi dimostrano che le imprese che hanno una presenza attiva sul web crescono più del doppio di quelle assenti, creano più occupazione ed esportano maggiormente. Eppure, è il dato cruciale, entro il 2020 ci saranno oltre 900 mila posti di lavoro vacanti in Europa a causa della mancanza di competenze digitali. Ai training e ai tirocini sarà affiancata, per i 500mila iscritti al programma Garanzia Giovani, anche la possibilità di partecipare a 120 laboratori di gruppo locali che saranno organizzati da Unioncamere coinvolgendo le associazioni di imprese con un focus tematico-settoriale.