L’asta delle frequenze per la telefonia mobile in Germania ha superato ieri pomeriggio la soglia dei tre miliardi di euro. Dopo 106 rilanci, il valore totale del pacchetto ha raggiunto un valore complessivo di 3,04 miliardi di euro, con le bande dei 900 MHz e dei 1.800 MHz che hanno raccolto la parte più sostanziosa delle offerte.
La Germania ha messo in palio 270 MHz di spettro appartenente alle fasce nei 700 MHz, 900 MHz, 1500 MHz e 1800 MHz. In corsa Telefónica, Telekom e Vodafone Germania. Della gara fanno parte anche frequenze già utilizzate dalle Tlc (quelle nei 900 Mhz e 1800 Mhz), ma la cui licenza scadrà alla fine del 2016.
La porzione dei spettro dei 1.800 MHz totalizzato offerte per 1,5 miliardi di euro, le offerte per i 900 mhz si sono attestate sugli 826 milioni di euro.
Il Governo tedesco ha anche avviato la vendita della frequenze sulla banda 700 mhz e di una porzione di spettro sui 1.500 Mhz, ma in questo caso si sono registrate offerte più basse. Per i 700 Mhz si sono raccolte offerte per 450 milioni di euro: una delle ragioni può essere rappresentata dalle rigide condizioni che il governo ha imposto agli operatori Tlc che entreranno in possesso della licenza: si dovrà coprire il 98% della popolazione con servizi in banda larga mobile. Inoltre i broadcaster avranno bisogno di spostarsi su piattaforme di trasmissione alternative, il che potrebbe prendere anche anni di tempo. Infine i 1.500 hanno attratto offerte per un totale di 260 milioni di euro.
Deutche Telekom, il principale operatore del Paese, è la telco che ha fatto finora l’offerta più alta, con 1,22 miliardi di euro distribuiti tra i quattro lotti. Vodafone, che concorre anch’essa su tutte quattro le bande, ha offerto in tutto finora 1,01 miliardi di euro, mentre il terzo partecipante, Telefonica, non ha avanzato offerte per i 1.500 mhz, offrendo per le altre tre bande un totale di 816 milioni di euro.
Il ritmo delle offerte dell’asta, che è iniziata il 27 maggio, ha iniziato a rallentare negli ultimi giorni, ma non è ancora chiaro quante tornate di offerte ci saranno prima della chiusura. Nelle previsioni iniziali il Governo tedesco aveva previsto di incassare dall’operazione circa 4 miliardi di euro.