Made in Italy, Purassanta: “Digitalizzazione è chiave per crescita competitiva”

Il consigliere di Confindustria Digitale alla tappa di Firenze del roadshow “territori digitali”: “E-commerce ed internazionalizzazione priorità per le Pmi”

Pubblicato il 17 Giu 2015

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“Sfruttare le opportunità offerte del digitale aprendosi, ad esempio, all’e-ecommerce, internazionalizzarsi e rendere più efficienti i processi interni e la collaborazione con l’ecosistema circostante, è un fattore da cui le piccole e medie imprese italiane, che rappresentano l’ossatura portante della nostra economia, non possono più prescindere”.

Lo ha detto Carlo Purassanta, consigliere di Confindustria Digitale e presidente dello Steering Commitee “Piattaforme di filiera per le Pmi”, illustrando, in qualità di responsabile del progetto, il significato di #Territoridigitali, il roadshow nazionale, avviato nel marzo scorso a Trieste, passato per Reggio Calabria, Napoli e oggi Firenze come quarta tappa.

“Siamo partiti da questa consapevolezza quando abbiamo deciso di costruire ‘Territori Digitali’ – prosegue Purassanta – un progetto nato per raggiungere le aziende in tutta Italia e per diffondere cultura dell’innovazione attraverso scenari concreti di utilizzo del digitale. Il tessuto produttivo toscano, in cui primeggiano Pmi e distretti industriali in alcuni tra i settori più importanti del Made in Italy, dalla moda al turismo e ai beni culturali, dall’alimentare, alla farmaceutica, all’elettronica, costituisce un laboratorio privilegiato per progetti di crescita delle aziende attraverso le opportunità offerte dal cloud computing, dal digital marketing e dal lavoro in mobilità”.

“La Toscana – si legge in una nota – presenta importanti segnali di vivacità produttiva, accanto a ritardi sul fronte della digitalizzazione delle imprese. Con 412mila imprese e circa 1,1, milioni di addetti, a fine 2014 la regione ha registrato un tasso di crescita pari allo 0,56% superiore alla media nazionale (0,51%) e un tasso di disoccupazione dell’8,7% contro una media nazionale del 12,2%. Allo stesso tempo il fatto che il 51% degli imprenditori abbia più di 50 anni e che la popolazione imprenditoriale over 50 (anzianità dell’imprenditore titolare) sia aumentata del 9,4% nel periodo 2008-2013, denota staticità nei processi di ricambio generazionale, mentre giustifica una minor propensione delle imprese toscane verso l’innovazione digitale e di sviluppo di nuovi modelli di business rispetto alle medie nazionali”.

Quanto ai dati che fotografano il grado di digitalizzazione della Toscana, emerge che il 37,8% è il grado di utilizzo di Internet rispetto al 39% della media nazionale, il 62,8% l’indice di diffusione dei siti web, a fronte di una media nazionale del 69%, mentre sono 230 le startup innovative iscritte nella sezione speciale del Registro Imprese del 2015, pari al 6% del totale nazionale. “La popolazione, al contrario – prosegue il comunicato – vanta indici di utilizzo degli strumenti digitali più avanti della media nazionale: gli utenti internet (popolazione sopra i 6 anni) sono il 59,6% contro una media nazionale del 57,3%. Le famiglie con collegamento a internet nel 2014 sono il 67%, in aumento di 5 punti percentuali rispetto all’anno precedente, contro il 64% di media nazionale. E l’uso dell’e-commerce nel 2014 riguarda il 50% degli utenti internet (over 14 anni), in aumento di 2 punti rispetto al 2013, dati superiori rispetto alla media italiana del 44,6%.

“Questi dati – prosegue Purassanta – confermano ancora una volta come in Toscana ci siano delle enormi opportunità strategiche ancora da cogliere e di cui l’intero nostro Paese potrebbe beneficiare: pensate ad esempio alla possibilità di trasformare la filiera del tessile toscano da insieme di ‘terzisti’ per lo più anonimi, a distretto protagonista di una serie di brand di successo grazie alla potenza del digitale, all’e-commerce, all’utilizzo sapiente dei media sociali e del digital marketing”.

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