“L’ Europa vive una dimensione di debolezza. Ci sono 30 Paesi ognuno dei quali è convinto di poter essere protagonista da solo sul mercato internazionale, invece tutti insieme raggiungerebbero una dimensione appena sufficiente a interloquire con i grandi attori internazionali”. Lo ha detto Antonello Giacomelli, sottosegretario alle Comunicazioni, al convegno “L’industria audiovisiva alla sfida del mercato unico digitale: opportunità e minacce per le imprese creative”.
“Siamo in uno scenario in cui i confini nazionali hanno uno scarso valore – ha continuato Giacomelli, sottolineando poi, riferendosi al caso “Google Tax”, che “garantire parità di condizioni e massima concorrenza è necessario, ma è impossibile realizzarle da soli”.
“Abbiamo creato – ha concluso – un tavolo di confronto tra broadcaster e produttori per affrontare il tema della scarsa penetrazione internazionale delle nostre produzioni. L’Italia ha tutte le capacità di stare tra i primi Paesi. Serve una grande alleanza tra broadcaster e produttori per mettere in campo strumenti nuovi che consentano di competere a livello internazionale”.