Bellino (Alpitel): “Tira aria di ripresa, per le Tlc un nuovo corso”

Parla il numero uno di Alpitel: “Investimenti in banda ultralarga determinanti”. E sulle strategie dell’azienda: “Abbracceremo anche l’IT”

Pubblicato il 23 Giu 2015

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«Tira un vento nuovo nel settore delle Tlc. C’è aria di ripresa e c’è anche voglia di fare. Ne è la riprova il fermento nel business». Non ha dubbi sul nuovo corso del mercato Giancarlo Bellino, numero uno di Alpitel, azienda che sull’onda della spinta – da parte di telco e governo – agli investimenti in banda larga e ultralarga ha incassato importanti risultati in termini di progetti in corso e al via. Protagonista del progetto Cremona, un “modello” nazionale in materia di Ngn, Alpitel si prepara a vivere una stagione di nuova crescita. Il 2014 si è chiuso con un fatturato a quota 90 milioni, in linea con l’anno precedente. Ma è sul 2015 che sono puntati i riflettori: “Ci attendiamo un aumento di almeno 10 milioni”, annuncia a Corcom il presidente e Ad.
Bellino, su cosa state lavorando?
Stiamo iniziando a Torino una nuova importante commessa per alimentare i condomini in Ftth per conto di Metroweb. E più in generale guardiamo con attenzione a tutti i bandi legati alla banda larga e ultralarga: ci interessa scendere in campo a 360 gradi e di fatto siamo presenti con le nostre soluzioni in tutte le principali aree italiane dove sono state assegnate le gare a partire dai numerosi progetti nel Sud Italia. Abbiamo acquisito commesse in Campania, Basilicata e Puglia ed ora stiamo partecipando al bando per la Sicilia. E ci siamo appena aggiudicati alcune gare per l’affidamento dei lavori di realizzazione delle nuove infrastrutture della banda ultralarga in Veneto e Toscana, nonché la gara per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture radianti Rai Way di Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna. Insomma, cerchiamo di raccogliere le opportunità che offre il mercato. E inoltre stiamo evolvendoci: da azienda di Tlc ad azienda che abbraccia anche l’IT.
Può spiegare questa evoluzione?
Stiamo guardando a ciò che c’è prima e dopo la rete. L’infrastruttura è paradossalmente la “parte” più semplice da realizzare, anche se la più lunga. Diversamente il networking è un’attività complessa e richiede elevate competenze. Per quel che ci riguarda siamo partner storico di Cisco e da 15 anni siamo Gold partner, a riprova della nostra eccellenza in tal senso. Ed è nostra intenzione focalizzarci sempre più su questa attività. Stiamo cercando di fare lo stesso con altri vendor.
Guardate anche all’estero?
Abbiamo una sede in Brasile dove lavoriamo da un paio d’anni con una forte attività di manutenzione sulle reti Tim a San Paolo. La nostra intenzione è crescere nel Paese e diventare sempre più competitivi. Già oggi ci vengono riconosciute importanti credenziali e spesso le nostre soluzioni sono considerate più performanti rispetto a quelle offerte dalla concorrenza locale.
Quali sono i vostri punti di forza?
Crediamo molto nell’innovazione. Nell’ambito dell’Ftth stiamo sperimentando tecniche innovative di posa con l’introduzione di una macchina che consente di alimentare i condomini riducendo al minimo le interferenze con la viabilità e i servizi esistenti. Parallelamente stiamo acquisendo ulteriori competenze nell’ambito Data Center e del Cloud, dove riteniamo possano esserci per noi nuove occasioni di crescita.

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