Norton by Symantec ha presentato “Alla scoperta della città più pericolosa di Internet” (http://it.norton.com/mostdangeroustown), un nuovo video documentario realizzato dal pluripremiato regista indipendente Sean Dunne. il filmato fa luce sugli hacher: quasi ogni giorno veniamo a conoscenza di violazioni di dati e di altri crimini informatici, ma siccome gli esecutori di questi reati non hanno mai un nome e una faccia, c’è sempre la tendenza a sminuire i rischi reali.
Il documentario offre uno sguardo ravvicinato sulla cultura e la filosofia di vita degli hacker, e sui fattori socioeconomici che oggi alimentano l’economia delle informazioni vendute sul mercato nero in Romania. “Il crimine informatico è un business redditizio, perpetrato ogni anno in tutto il mondo alle spalle di milioni di vittime”, dichiara Ida Setti, Territory Manager Southern Europe della Norton Business Unit di Symantec. “I criminali informatici fanno un uso sempre più spregiudicato di metodi di attacco aggressivi come il ransomware, che lo scorso anno è cresciuto del 113%. Il nostro obiettivo è stimolare il dibattito sul crescente business del crimine informatico e mettere in luce l‘importanza di proteggere le proprie informazioni personali nel mondo connesso di oggi”.
Norton ha scelto di produrre il documentario per mostrare le vere facce di chi opera nel crimine informatico e indagare la realtà umana che agisce dietro lo scenario attuale delle minacce. Ambientato nella Romania post-comunista e precisamente nella città di Râmnicu Vâlcea, anche nota come “Hackerville”, questo documentario pone lo sguardo sulle persone che sostengono e che contrastano una delle più grandi comunità hacker mondiali. A Râmnicu Vâlcea, in Romania, sono molti gli hacker di alto livello che praticano truffe di scamming e phishing, arrivando fino ad attività di hacking estremamente sofisticate. Il team che ha realizzato il documentario ha scelto la Romania proprio per i fattori ambientali che qui creano i presupposti per il cybercrime, indagando in che modo questi fattori consentono al crimine informatico di svilupparsi e prosperare.
Interviste profonde con hacker e truffatori già condannati che hanno compromesso account personali e governativi, fra cui quelli della Nasa, dell’Agenzia Spaziale Europea, di George Bush, Hillary Clinton e della Marina Militare inglese, rivelano i metodi, le motivazioni e le sorprendenti ragioni per cui queste persone hanno deciso di lasciarsi coinvolgere nel crimine informatico.