BlackBerry mostra segni di ripresa, ma i risultati finanziari dell’azienda a chiusura del primo trimestre dell’esercizio fiscale che si chiuderà il 29 febbraio 2016 rimangono al di sotto delle aspettative degli analisti, mentre crescono le attività nelle aree operative su cui il management ha scommesso per il rilancio dell’azienda, a partire dalla vendita di software.
Così il primo trimestre si è chiuso a fine maggio con un utile netto di 68 milioni di dollari, il triplo rispetto ai 23 milioni di un anno fa. L’Eps è inoltre salito da un utile di 4 centesimi di dollaro a uno 13 centesimi, ma, al netto di alcune componenti atipiche, risulta in perdita per 5 centesimi, anche in questo caso in miglioramento rispetto al rosso di 11 centesimi del corrispondente periodo dello scorso esercizio. Tuttavia gli analisti avevano previsto risultati migliori, prospettando una perdita per azione di 3 centesimi di dollaro.
Quanto ai ricavi, hanno registrato una flessione passando dai 966 milioni di un anno fa a 658 milioni, al di sotto dei 683 milioni del consenso degli analisti elaborato da Thomson Reuters.
BlackBerry sta scommettendo con forza sulle vendite di software per la gestione dei dispositivi di telefonia mobile e su soluzioni appositamente sviluppate per clienti aziendali. Le recenti performance finanziarie stanno fornendo la prova dei primi risultati positivi e concreti dell’ampio programma di riassetto avviato per rilanciare una società tra le più penalizzate dall’arrivo sul mercato degli smartphone dell’iPhone di Apple. Nel trimestre BlackBerry ha fatturato 137 milioni di dollari dalla vendita di software, a fronte dei 67 milioni del trimestre precedente.
“Sono soddisfatto della solida performance del nostro business di software e tecnologia. Ciò è fondamentale per la futura crescita di BlackBerry – afferma il Ceo John Chen (nella foto) – I nostri risultati finanziari riflettono l’aumento degli investimenti per sostenere vendite e clienti delle nostre attività nei software”. Chen ha quindi ribadito l’intenzione della società canadese di riportare alla redditività le attività di produzione di dispositivi di telefonia mobile e soprattutto di chiudere l’intero esercizio fiscale in utile.