FARE DIGITALE

Benasso (Assinform): “Digitale asse portante per la crescita”

Il Presidente Area Cloud Computing dell’associazione: “Accesso alla Rete con la banda larga, diffusione di apparati mobili intelligenti e le soluzioni in cloud fra i principali abilitatori della new economy”

Pubblicato il 25 Giu 2015

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Con crescente velocità i mercati sono interessati da una realtà di trasformazione digitale in grado di generare nuove spinte competitive, con indubbi vantaggi per le aziende e le economie partecipanti. È un fenomeno che, con livelli di maturità differenti, interessa ormai tutti i settori, in grado di riconfigurare le tradizionali catene del valore dalle imprese ai consumatori e dalla PA al cittadino. Nell’Ict il contributo del digitale si sta già caratterizzando come l’elemento determinante della ripresa, ed è in tale prospettiva che Assinform, con l’evento del 2 luglio ad Expo, pone il digitale al centro delle strategie di crescita. L’accesso alla Rete con la banda larga, la diffusione di apparati mobili e “intelligenti”, l’utilizzo delle informazioni derivanti da nuove connessioni e le soluzioni in cloud, sono fra i principali abilitatori di un’economia digitale, che determina una spinta verso modelli produttivi più agili, scalabilità delle soluzioni e costanti processi di innovazione.

Particolare rilevanza è da porsi all’adozione sistematica di soluzioni “as a service” (ormai sinonimo di cloud) poiché in grado di rendere più efficienti e meno costosi i processi interni per le aziende, rendendo le stesse più competitive sui mercati internazionali. In questo ambito Assinform, per agevolare una più ampia e tempestiva adozione di soluzioni cloud da parte delle aziende in Italia, ha promosso un’analisi che ha coinvolto le maggiori aziende italiane, definendo le leve e i fattori abilitanti nell’interazione tra domanda e offerta, qualificandone gli aspetti tecnologici, regolatori e di compliance, contrattuali e quelli economici necessari, con l’obiettivo di rendere possibile la geolocalizzazione delle soluzioni cloud as-a-service. Se la trasformazione digitale per mercati e imprese non è dunque più solo un’opzione, ma un elemento strategico, per perseguire tale obiettivo, pur non essendo possibile dare soluzioni univoche alla scelte da compiere da parte di aziende e PA a causa delle numerose componenti in gioco, è tuttavia possibile identificare alcune fra le principali direzioni verso cui indirizzare scelte e investimenti.

La prima direzione è quella di favorire l’incrocio business-tecnologia, a livello di settori con il sostegno alle iniziative (dalla formazione all’informazione) che facilitano l’adozione di soluzioni tecnologiche da parte del mercato, a livello di imprese con la ricerca di soluzioni agili e scalabili – come appunto il cloud – al fine di poter rispondere tempestivamente alle esigenze del mercato. La seconda direzione è quella che rende possibile la collaborazione pubblico-privato, con l’introduzione di modelli di servizio digitali nel rapporto fra PA e cittadino, favorendone l’adozione e la diffusione di una cultura digitale. La terza direzione è quella che punta sullo Human Capital con l’attrazione dei talenti nei comparti tecnologici, la diffusione di modelli di collaborazione fra le imprese e di “smart working” al loro interno, nonché l’adozione di una cultura digitale a tutti i livelli, in particolare con la spinta ad una leadership attenta a favorire sperimentazione e innovazione.

Se il digitale può dunque rappresentare l’elemento di maggiore contribuzione alla ripresa economica del mercato, è necessario che il suo sviluppo sia posto al centro delle scelte strategiche di crescita delle imprese, dei mercati e delle professioni. Da qui la centralità per Assinform e per tutte le aziende Ict nel promuovere una cultura della trasformazione digitale come motore di crescita.

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