Verificare online e in tempo reale le informazioni contributive che riguardano le imprese o i singoli lavoratori autonomi verso Inps, Inail e casse edili, di fatto “dematerializzando” il percorso della certificazione. E’ il Durconline (Dol), disponibile da oggi, a cui si può accedere attraverso i portali di Inps e Inail: un passo in più rispetto al Durc (documento unico di regolarità contributiva) telematico, che finora era attivo sul sito www.sportellounicoprevidenziale.it.
Tra le caratteristiche del nuovo durconline c’è quella che presentando la richiesta attraverso il web non varrà la regola del silenzio assenso, che invece vale per lo sportello unico previdenziale. Se cioè si sarà fatta domanda di certificazione tramite Dol e dopo 30 giorni non si troverà sul sito alcun esito, la richiesta sarà annullata, dando per scontato che ci siano stati motivi tecnici che abbiano impedito il rilascio della certificazione. Una circostanza di cui gli interessati riceveranno comunicazione anche via posta elettronica certificata.
In due circolare Inps e Inail hanno inoltre definito le procedure per il rilascio del Durc tramite la procedura online. Una volta riscontrate inadempienze, gli enti dovranno trasmetterne comunicazione al richiedente via Pec, e quest’ultimo avrà 15 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione: dal momento di questa richiesta decorreranno i 30 giorni entro cui l’intero procedimento dovrà arrivare a conclusione.
Dal momento della ricezione della richiesta, inoltre, l’ente avrà 72 ore di tempo per effettuare le verifiche del caso sulle situazioni debitorie del richiedente, compresa quella sull’aggiornamento degli archivi e delle informazioni in proprio possesso.
Il documento di regolarità, che verrà rilasciato fino a una soglia di debito di 150 euro, sarà valido per 120 giorni. L’ultimo scoglio, scrive Il Sole24ore, riguarda a questo punto i soggetti delegati ad accedere al durconline: in un prima fase dovrebbero esserne esclusi i soggetti terzi delegati dalle imprese o dai lavoratori autonomi, a parte i consulenti del lavoro. I quali però lamentano il fatto che il sistema vada online senza aver potuto contare su una sperimentazione adeguata. Così Marina Calderone, presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro, ha scritto al presidente Inps Tito Boeri per chiedere una proroga dell’avvio del durconline al 30 settembre.