IL CASO

Brennercom, Provincia sul piede di guerra contro lo “sfratto” dal capitale

L’amministrazione chiama in causa Agcom. Il board dell’azienda aveva deciso la cessazione delle azioni in mano all’ente e ad altre due società pubbliche ritenendole, secondo la legge di Stabilità, attività “non strategiche” per la PA

Pubblicato il 01 Lug 2015

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La provincia di Bolzano chiama in causa l’Agcom, attraverso il suo braccio operativo sul territorio, ovvero il comitato provinciale per le Comunicazioni, e studia tutte le possibilità per opporsi alla decisione del Cda di Brennercom, che nei giorni scorsi aveva deciso la cessazione delle azioni della società nelle mani dell’ente pubblico. A motivare la scelta dell’azienda, che a CorCom, tramite il suo amministratore delegato, Karl Manfredi, aveva spiegato di essere stata costretta a prendere questa decisione, c’erano le prescrizioni dell’ultima legge di stabilità, secondo cui le partecipazioni di enti pubblici in società private, dove non siano strettamente necessarie al conseguimento o all’adempimento dei propri fini istituzionali, dovevano essere cessate alla fine dell’anno scorso.

Così se da una parte, forte di questa prescrizione, Brennercom ha dato seguito alla vicenda estromettendo dal Capitale sociale la Provincia di Bolzano (che deteneva il 42,35% delle azioni), Selfin (4,2%) e Asm Bressanone (1,74%), liquidando loro rispettivamente 14,89 milioni di euro, 1,48 milioni, e 611mila euro, dall’altra l’ente guidato da Arno Kompatscher (nella foto) chiede al braccio operativo di Agcom sul territorio, che ha trasmesso le carte a Roma, che venga messa in luce la concentrazione tra mass media e società Ict del gruppo Athesia, che controlla Brennercom e tra l’altro edita il quotidiano locale Dolomiten.

La Giunta provinciale, che ha dato mandato all’avvocatura e al Marcello Clarich, docente alla Luiss di Roma, di impugnare la cessazione delle zioni decisa dal Cda di Brennercom, sta considerando se sia il caso di seguire la linea di difendere la libertà di decisione dell’Ente nell’individuare le partecipazioni che ritiene strategiche, come potrebbe essere nel caso specifico per la realizzazione della rete a banda ultralarga.

“Ringraziamo il presidente Roland Turk per essersi occupato celermente della comunicazione – replica Brennercom in una nota – Brennercom collabora da anni con il Comitato provinciale che è l’organo esecutivo dell’Agcom. L’azienda è lieta di sapere che anche la sede romana è ora informata circa la nuova compagine societaria di Brennercom“.

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