“Nella nostra offerta ci saranno titoli italiani, per questo cerchiamo licenze e diritti. Siamo interessati a co-produzioni in ambito locale, come abbiamo per esempio già sperimentato in Danimarca”. Lo ha detto a Mf Joris Evers, vicepresidente di Netflix, il colosso della Tv in streaming che ha annunciato per ottobre il proprio sbarco in Italia.
Al debutto Netflix metterà a disposizione dei propri clienti 3.500 titoli tra film, serie Tv e documentari, per l’80% produzioni Usa, e per il restante 20% prodotti realizzati sul mercato locale. Tra gli interlocutori privilegiati dell’azienda nata in California nel 1997 da un’idea di Reed Hastings e Marc Randolph, quindi, c’è di certo Rai Cinema, che è tra le principali realtà in questo campo nel Paese, con cui i primi contatti, in vista di un eventuale accordo commerciale per l’acquisizione di diritti, sarebbero già avvenuti.
Tre, secondo le anticipazioni che sono circolate fino a questo momento, le possibilità di abbonamento, non differenziate per “pacchetti” ma per qualità video: 7,99, 8,99 e 11,99 euro al mese.
“Internet è il futuro della fruizione di contenuti televisivi in tutto il mondo – prosegue Evers – lo dimostra il crescente consumo online di musica, di servizi bancari, di e-learning e di e-commerce. Il fenomeno è irreversibile. La tv tradizionale, cosiddetta lineare, sarà destinata a sparire nei prossimi anni”.
Ma in Italia Netflix si troverà da una parte a concorrere in un mercato “tradizionale” fortemente strutturato, dove sono già presenti due operatori che detengono il 70% degli ascolti, e dove il grosso del pubblico è in età avanzata, e dall’altra in un contesto difficile per la bassa velocità media di connessione a Internet. “Per questo l’Italia non è stato il primo mercato che abbiamo approcciato in Europa” spiega Evers. E in ogni caso le difficoltà, secondo le recenti dichiarazioni del ceo di Netflix, Reed Hastings, possono essere superate “grazie alla tecnologia e ai contenuti originali, come dimostrano i 3,5 milioni di clienti nel Regno Unito, il mercato più evoluto in Europa e dominato da Sky con 10 milioni di abbonati”.