Vale oltre 1,1 miliardi di euro il maxi appalto che Alcatel-Lucent si è aggiudicata in Cina. In dettaglio,la società ha messo a segno due contratti con China Mobile e China Unicom, per l’installazione di reti ‘cloud’ che permettono di offrire un accesso a banda larga ad alta velocità e basso costo. I contratti, firmati nel corso della visita in Francia del primo ministro cinese Li Keqiang, avranno una durata di un anno.
Alu continua dunque la sua strategia di espansione in Asia. Lo scorso 20 maggio l’azienda ha firmato un accordo con la coreana KT per testare le tecnologie per il 5G. La collaborazione si concentrerà inizialmente sulla tecnologia virtualizzata Radio Access Network (Vran) che Alu ha presentato quest’anno al Mobile World Congress. In quell’occasione l’azienda ha dimostrato come il Vran potrà aiutare gli operatori a soddisfare le richieste dei clienti e del mercato con una particolare attenzione all’impatto ambientale, migliorando le prestazioni della rete e riducendo i costi.
In un momento in cui la c’è un boom di traffico dati generato dalla massiccia diffusione di smartphone e altri dispositivi mobili e mentre sta esplodendo il fenomeno dell’Internet delle cose e del M2M, la tecnologia 5G garantisce una maggiore velocità, capacità e flessibilità , permettendo alle telco di soddisfare la richiesta di dati in un modo altamente personalizzato.
La Corea del Sud è uno dei Paesi più affamati di dati: secondo il Ministero della Scienza e dell’Ict a fine febbraio 2015 ben il 72% degli abbonati alla telefonia mobile erano gli utenti di smartphone. In questo contesto KT vuole sfruttare la flessibilità e l’efficienza promessi da 5G per offrire ai abbonati una esperienza mobile a banda larga senza soluzione di alta qualità, con nuovi servizi customizzati.