Dare “nutrimento” all’innovazione in Italia. È questo l’obiettivo del manifesto “Digitale per crescere – Manifesto per l’Italia che ci crede”, presentato oggi all’Expo di Milano da Assinform. “Il manifesto vuole essere un esplicito sostegno all’Italia che sta puntando sull’innovazione per cambiare e riprendere la via della crescita. Il 46° Rapporto Assinform evidenzia i fenomeni emergenti che stanno guidando la trasformazione digitale del Paese. Dietro la crescita del cloud, di Internet delle cose, delle nuove applicazioni e soluzioni software, infatti, vi è la spinta digitale di tutti quei segmenti avanzati nei diversi settori dell’economia italiana, che hanno ripreso a investire nelle nuove tecnologie e stanno accelerando per recuperare efficienza e competitività – spiega il presidente di Assiform, Agostino Santoni – Con il nostro manifesto vogliamo dire chiaro e forte che oggi c’è un’opportunità strategica per il Paese di cambiare passo e che va assolutamente colta. L’Expo ci offre un palcoscenico unico per affermare che ce la possiamo fare. Occorre dare rapida attuazione alla Strategia per la Crescita Digitale varata dal Governo nel marzo scorso, collegando a essa politiche di sviluppo e per l’occupazione. Le imprese del settore Ict guardano con responsabilità alla digitalizzazione del Paese e vogliono fare la loro parte mettendo a disposizione tecnologie, competenze, visioni. Creare valore oggi con il digitale significa aprire l’Italia al futuro, costruendo un paese più efficiente, semplice, trasparente, competitivo, inclusivo, capace di offrire nuove opportunità di crescita e lavoro a tutti”.
Il documento riassume le indicazioni dei gruppi di lavoro di Assinform e Confindustria Digitale per dare più rapida attuazione alla Strategia per la Crescita Digitale.
Sette le priorità individuate:
1. Cultura digitale diffusa, perché è condizione non solo di inclusione, ma anche di domanda di nuovi servizi digitali;
2. Sviluppo di ecosistemi digitali, perché la competitività si gioca sempre più sulla capacità di avvalersi di reti dinamiche di collaborazione a tutti i livelli – imprese, Pa, università, centri di servizio, comunità sociali, ecc.;
3. Vita digitale, con l’IoT, che va creando scenari di grande interesse per il benessere, l’efficienza energetica, la sicurezza, la mobilità e l’ambiente e l’innovazione di prodotto;
4. PA Digitale, perché la digitalizzazione può fare della PA un potente motore di cambiamento a livello si sistema;
5. Impresa digitale, perché conviene estendere le attività di e-Business (B2B, B2G, ecc.) e di e-Commerce in tutti i settori produttivi e manifatturieri, favorendo l’ammodernamento e l’aggregazione per distretti, filiere ed ecosistemi di un tessuto produttivo altrimenti troppo frammentato;
6. Ricchezza digitale, perché i dati e le informazioni crescono rapidamente in quantità e qualità e stanno già diventando il ”capitale” e la materia prima per creare nuova imprenditorialità, lavoro, e innovazione;
7. Sicurezza digitale, perché essa è prerequisito per lo sviluppo dei servizi in rete.
“Per ciascuno di questi aspetti – conclude il presidente di Assinform – abbiamo indicato azioni che coinvolgono istituzioni, imprese e amministrazioni, la cui rapida attuazione è la chiave per imprimere al Paese quella marcia in più per chiudere il gap di competitività e rilanciare i processi di crescita”.