Una app realizzata da un team di studenti con la consulenza dei medici dell’ospedale San Raffaele di Milano, in grado di rilevare aritmie cardiache attraverso l’analisi del battito, 24 ore su 24, e di segnalare eventuali anomalie impreviste analizzando i dati generati dall’interazione tra due device (ad esempio uno smartphone e un wearable). “Siamo convinti che HeartWatch possa essere un supporto concreto e intuitivo in una logica di e-health”, spiega Guido Magrin, che ha elaborato il progetto insieme al team “#idontgiveanapp” – con lui Luca Bruno, Matteo Pilotto e Luca Montanari, tutti under 24 – che fa capo al Politecnico di Milano.
Un progetto vincente, il loro, considerando che si è aggiudicato le finali nazionali dell’annuale Imagine cup, la gara di information technology per studenti di tutto il mondo promossa da Microsoft. Dunque è l’applicazione installata nel telefono a monitorare il ritmo del battito cardiaco e a segnalare eventuali anomalie impreviste, combinando i dati sulla frequenza con quelli sul movimento e distinguendo le variazioni fisiologiche da quelle anomale. In caso di irregolarità HeartWatch – “che nasce dopo aver considerato che l’aritmia cardiaca può restare asintomatica per anni per poi manifestarsi all’improvviso, dunque ci sembrava interessante creare uno strumento in grado di monitorarla, intervenendo appena necessario e supportando l’attività medica di un cardiologo”, precisa Magrin – prevede tre diversi tipologie di allarme.
Il primo per anomalie leggere, che vengono segnalate con un avviso sul telefono destinato esclusivamente al diretto interessato; il secondo per un’anomalia più significativa, che si accompagna ad un allarme sonoro in grado di avvisare anche le persone che si trovano nei dintorni, che possono così prestare un primo soccorso oppure chiedere aiuto; il terzo che subentra nelle situazioni più gravi quando la persona si trova da sola e non interrompe l’allarme, prevedendo l’invio di una serie di sms di aiuto ad amici e conoscenti. Il dispositivo è anche in grado di geolocalizzare il paziente, permettendo la richiesta di soccorso in un luogo preciso. Senza perdite di tempo. Inoltre, al di là delle emergenze, HeartWatch – disponibile sia su Apple sia su Android – può essere utilizzato come un cardiofrequenzimetro per monitorare il battito cardiaco durante sessioni di allenamento o riabilitazione o per rilevazioni di lunga durata, sul modello dell’holter (non sostituibile, però), che vengono registrate e conservate e che possono essere di supporto alle valutazioni del cardiologo.