L’Italia si trova oggi di fronte a un’importante sfida d’innovazione dell’intero Sistema Paese. Nell’ultimo decennio la produttività delle imprese italiane è scivolata lentamente verso la coda delle classifiche. In tempi brevi dobbiamo far partire un’azione di rilancio della nostra competitività adottando quelle innovazioni digitali come cloud, big data e mobility che nel mondo stanno trasformando il modo di lavorare di intere filiere di business. Si tratta di un cambio di paradigma senza precedenti, che offre opportunità di crescita enormi per quei Paesi che prima di altri le adotteranno.
La “Strategia per la Crescita Digitale” del Governo costituisce a mio avviso un intervento sistemico rilevante a sostegno dell’innovazione. Tuttavia nel nostro Paese la popolazione con digital skill di base è solo del 40% verso una media europea del 53%, con punte del 70%. Oltre la metà dei cittadini italiani non ha le competenze per fare semplici operazioni sul web come un bonifico, un acquisto e-commerce, un modulo online o accedere online alla PA. Quindi è prioritario agire per la diffusione di cultura e competenze digitali. La cultura digitale apre, non a caso, l’elenco delle priorità del Manifesto Assinform, nel cui ambito stiamo costruendo un ecosistema digitale, attraverso una serie di iniziative per trasferire il meglio che la tecnologia oggi offre a PA, imprese e cittadini. Per farlo abbiamo deciso di coinvolgere i maggiori attori dell’innovazione digitale.
Stiamo visitando varie città italiane con l’iniziativa “#territoridigitali”, con l’obiettivo di raccontare alle Pmi le potenzialità delle nuove tecnologie. Un altro esempio è il protocollo di collaborazione siglato da Confindustria Digitale con Rai, per sostenere il progetto “Rai per l’alfabetizzazione digitale: Maestro Manzi 2.0 “, che propone iniziative, di carattere divulgativo ed informativo, sui progetti di innovazione digitali in cui sono impegnate le imprese Ict operanti sul territorio italiano. Il nostro Paese può uscire dalla stagnazione se oggi facciamo partire un processo di rinascimento digitale, adottando velocemente il maggior numero delle migliori innovazioni tecnologiche esistenti, includendo tutti i cittadini e non lasciando indietro nessuno.