I RISULTATI

Samsung, ancora profitti in calo: è crisi per la divisione smartphone

Le vendite del Galaxy S6 non sono brillanti come previsto e la concorrenza di Apple e dei marchi low cost cinesi fa perdere quote di mercato e guadagni. Fallito il rilancio dei telefonini ora sono i chip a contare di più

Pubblicato il 08 Lug 2015

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Utili operativi ancora in calo per Samsung Electronics: le vendite del nuovo Galaxy S6 sembrano aver tradito il colosso sud-coreano, che proprio dal nuovo cellulare si attendeva il rilancio del business mobile, mentre la concorrenza di Apple iPhone e dei marchi cinesi low-cost continuano a erodere quote di mercato.

Come annunciato dalla stessa Samsung, nel secondo trimestre dell’anno l’utile operativo registrerà una flessione del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a causa di un andamento delle vendite del nuovo smartphone più debole rispetto alle previsioni. Il gruppo puntava sul nuovo Galaxy S6 e su Galaxy S6 Edge, lanciati ad aprile, per rimettere in moto i profitti con un vasto piano di rilancio dell’intera divisione smartphone che gli executive sud-coreani hanno battezzato “Project Zero”. Invece proprio i nuovi modelli hanno registrato meno ordini del previsto, anche a causa di intoppi nella catena produttiva che non hanno consentito di soddisfare a pieno la domanda.

Nel dettaglio, le vendite di Samsung dovrebbero attestarsi sui 48.000 miliardi di won (43 miliardi di dollari) per i tre mesi terminati a giugno, mentre l’utile operativo è previsto a 6.900 miliardi di won (6,1 miliardi di dollari), in calo del 4% rispetto all’analogo periodo del 2014 e meno dei 7.200 miliardi di won previsti dagli analisti, pur se in aumento del 15% rispetto al primo trimestre. Questo incremento, notano gli analisti, segnala comunque una buona ricezione dell’S6 e del suo elegante design (infatti, negli Stati Uniti, è stato il terzo smartphone più venduto lo scorso trimestre) ma le vendite trimestrali del nuovo modello non sembrano essere state maggiori di quelle ottenute l’anno scorso con l’S5, commenta Daniel Kim, analsta di Macquarie, e il calo complessivo degli utili sembra indicare che le vendite degli altri modelli di fascia alta di Samsung sono deboli.

La concorrenza del nuovo iPhone 6 continua ad essere la spina nel fianco di Samsung sulla fascia alta: il nuovo smartphone di Apple ha totalizzato 61 milioni di unità vendute nel primo trimestre dell’anno; l’S6 non dovrebbe essere andato oltre i 18 milioni nel secondo trimestre. Secondo CW Chung, analsta di Nomura, Samsung ha anche sovrastimato la domanda della versione Edge del Galaxy S6.

Altro elemento di difficoltà per Samsung è la perdita di posizioni sul mercato cinese, gigantesco ma vicino alla saturazione: secondo Gartner le vendite di smartphone in Cina sono scese del 4% nel primo trimestre, registrando per la prima volta in sei anni un calo. Ma mentre Apple e marchi locali come Xiaomi e Huawei continuano a crescere, è Samsung a non riuscire più a conquistare i consumatori cinesi (da 20,5 milioni di unità vendute nel 2014 a 9,6 milioni a inizio anno, con un market share che si è contratto dal 19,9% al 9,7%). “Gli smartphone di Samsung, anche di fascia medio-bassa, sono troppo costosi rispetto a quelli dei rivali cinesi”, nota Kim.

Samsung resta la numero uno mondiale degli smartphone nel primo trimestre, ma il suo share di mercato globale, rivela Gartner, è sceso dal 30,4% al 24,2%. Il declino dell’attività smartphone ha reso ora la divisione dei semiconduttori, dove tiene la leadership della sud-coreana nei memory chip, la più importante del gruppo per la generazione di utili.

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