“Il 2009 è stato un anno senza precedenti per i fornitori di
servizi It”: a dirlo è Kathryn Hale, research vice president del
gruppo Servizi It globale di Gartner. “Le priorità sono cambiate
e il business si è concentrato non più su strategie di vendita
aggressive o acquisizione tattica di nuovo revenue, ma
semplicemente sulla difesa dei precedenti livelli di guadagno, sul
controllo dei costi e la gestione della redditività”. Scelte
dettate dalla crisi, che ha causato l’anno scorso un declino del
5,3% del fatturato dei servizi It nel mondo, pari a 763 miliardi di
dollari, contro gli 805 miliardi del 2008.
Ciascuno dei cinque maggiori provider di servizi It ha visto il
revenue contrarsi nel 2009, in particolare Hp e Accenture, che
hanno perso il 10,4% e l’11,8% rispettivamente. I principali 20
vendor mondiali, considerati insieme, hanno leggermente guadagnato
share sui concorrenti più piccoli e a fine 2009 controllano il
37,5% del mercato, contro il 37,3% del 2008.
In cima alla classifica dei fornitori di servizi It si conferma
Ibm, con una quota di mercato del 7,2% (era il 7,3% nel 2008) e
entrate in calo del 6,6% (da 58,8 a 55 miliardi di dollari). Hp è
seconda col 4,5% dello share (era il 4,8% l’anno prima) e revenue
che scendono da 38,5 a 34,5 miliardi. Tiene la terza, Fujitsu, che
aumenta il market share dal 2,9% del 2008 al 3,1% del 2009 e perde
solo lo 0,4% del fatturato (da 23,4 a 23,3 miliardi). Il giro
d’affari di Accenture è invece sceso da 23,7 a 20,9 miliardi in
un anno e la quota di mercato dal 2,9 al 2,7%. Quinta Csc, che
mantiene uno share inalterato del 2,1%, ma perde il 6,5% delle
revenue (da 17,1 nel 2008 a 16 miliardi nel 2009). Gli altri
provider nel complesso hanno perso il 4,7% in termini di
fatturato.
Gartner mette insieme questi dati analizzando oltre 300 vendor di
tutto il mondo, che rappresentano complessivamente oltre il 70%
della spesa mondiale end-user. Anche i fornitori con sede in India
hanno risentito della crisi: sono cresciuti del 3,6% (calcolando in
dollari Usa), un dato deludente rispetto al +15,4% del 2008. Ma per
gli analisti è una performance facilmente spiegabile: le aziende
indiane vendono principalmente al settore finanziario e si occupano
di servizi di sviluppo di applicazioni offshore, che sono
relativamente facili da rimandare nel tempo.
L’incertezza economica ha avuto l’anno scorso un impatto
negativo anche sul mercato mondiale del consulting e sui tassi di
crescita del fatturato di molte società del settore. Tuttavia,
secondo Gartner, i provider di servizi di consulenza concentrati
sul miglioramento della redditività del business con relazioni
d’affari già consolidate sono riusciti ad accrescere il proprio
market share, con performance superiori alla media di riferimento.
I fornitori con un ampio portafoglio di servizi di advisory sono
rimasti attraenti (per esempio, se sono stati in grado di fornire
ai clienti assistenza su come migrare i rischi finanziari di una
complessa operazione di business). Alcuni provider hanno anche
saputo sfruttare la ripresa su alcuni mercati co-investendo
selettivamente con i loro clienti in progetti innovativi e
incentrati sulla crescita.
"Nel 2010 i provider di servizi It saranno chiamati a
riconsiderare il focus delle proprie attività”, commenta la
Hale. "Grazie ai controlli dei costi esercitati nel 2009,
l’industria resta redditizia e relativamente agile, capace di
evolvere. Ma gli investitori si aspettano di vedere le revenue
crescere quest'anno e la sfida sarà soddisfare tali attese,
senza danneggiare i margini. Sarà molto più difficile che
contenere i costi: nel 2009 gli obiettivi erano chiari e le
aspettative modeste”.