Gli stipendi degli ingegneri dell’Ict sono troppo alti. E
rischiano di rallentare lo sviluppo del mercato digitale in Europa.
L'allarme arriva dal tavolo della conferenza europea sulla
DigitalEurope presieduta dal commissario dell’Information Society
Neelie Kroes.
“I professionisti dell'Ict scarseggiano. E quando ci sono
hanno costi troppo elevati. Ebbene, questo rende più complicato lo
sviluppo del settore Ict” dice il commissario. Il numero di
professionisti europei è più che raddoppiato dal 1995. Secondo i
calcoli dell’esecutivo l’Europa può contare su quasi 4 milioni
di specialisti dell'Ict che però lavorano per lo più in
settori come l'automotive, bancario, finanziario, arti grafiche
e dei media (54,5%) piuttosto che nell’industria Ict tradizionale
(che rappresenta il 45,5% della forza lavoro Ict).
Serve dunque stimolare l’aumento del numero di ingegneri e di
esperti Ict in tutti i Paesi così da rispondere alla crescente
domanda dell’industria, ma allo stesso tempo occorre ridurre gli
stipendi troppo alti e aumentare la produttività.
Nonostante la digitalizzazione venga identificata come chiave di
volta per l’aumento della competitività e della crescita,
l’Europa è in ritardo rispetto all’agguerrita concorrenza
sullo scenario internazionale. Le reti europee, sottolinea la
Commissione, segnano il passo con una velocità 100 volte inferiore
a quelle di Corea del Sud e Giappone. Il budget della Commissione
Ue riservato alla ricerca Ict è inferiore a quello di Google.