Il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il 13 luglio c.a., in una sua visita-lampo a Londra ha presentato le riforme in materia di Processo Civile a tutela degli investitori esteri e del loro business.
Alla platea dei consulenti legali di banche di affari e fondi di investimento internazionali della Law Society – una delle grandi organizzazioni volta a dare informazioni su organizzazioni o persone che forniscono servizi legali in Inghilterra e Galles – il guardasigilli ha presentato una relazione nella quale erano descritte le attività di riforme poste in essere dal Governo Renzi e ben riassunte nella visione plastica della revisione delle circoscrizioni giudiziarie che ha comportato la soppressione di molte delle sedi distaccate dei Tribunali e di molti degli uffici del giudice di pace. Azione, in verità, iniziata dal Governo Letta, come quella dell’avvio del processo civile telematico, ancora più datato nel tempo e risalente al Governo Berlusconi, come una buona parte dei provvedimenti in tema di mediazione, Arbitrato, negoziazione assistita, divorzio breve e delle Business Court con le 22 sedi in tutta Italia a garanzia delle Imprese e degli invertitori esteri che hanno un contenzioso in Italia.
Molta enfasi ha riservato il Ministro, ai risultati ottenuti con i Digital payment orders. Sono state presentate le statistiche dei risultati più significativi raggiunti dal Tribunale di Milano con un abbattimento dei tempi che segna un meno 52 %; Roma un meno 54 %; Napoli un meno 41%. Insomma investire nelle zone ad alta densità urbana conviene perché la giustizia è più rapida rispetto alle altre sedi decentrate.
Per il Ministro tutte le riforme, compresa la digitalizzazione della giustizia, saranno portate a compimento, nel loro iter parlamentare entro il 31 dicembre 2015, questo è stato assicurato alla Law Society di fronte a una pletora di avvocati di affari, il Ministro ha dato certezze alla maggiore piazza finanziaria d’Europa, dopo aver già rassicurato le piazze di Francoforte e New York . Gli investitori stranieri, infatti, guardano, ancora con sospetto e sfiducia alla giustizia italiana che considerano un ostacolo, specialmente per l’imprese, dato l’enorme arretrato di cause i tempi e i costi per avere giustizia. Peccato però che si è fatto osservare che dei 5.923.000 affari civili pendenti al 2009 si è passati, al 2015, a una pendenza di ben 4.900.000 e che su un organico di magistrati togati di 9191 in servizio, la vacanza di copertura dei posti è di oltre 1164 magistrati, reggendosi attualmente la magistratura, per una parte fondamentale, sui 7315 magistrati onorari rispetto ai 10.164 previsti in organico.
Altro dato negativo evidenziato è quello dell’Ufficio del processo dove i giovani tirocinanti, nativi digitali, utilizzati da Procure, Tribunali e Corti non solo sono ancora privi di computer ma anche di quella indennità prevista per legge e mai erogata dal Ministero.