“Trenta soggetti di tlc” hanno presentato il piano per la banda ultralarga. Un numero superiore agli “otto della precedente consultazione”. Lo ha annunciato Raffaele Tiscar, vice segretario generale della presidenza del Consiglio dei Ministri, a margine della presentazione del bilancio di sostenibilità di A2A.
Fino al 20 giugno scorso era online la Consultazione pubblica 2015 Infratel con cui l’esecutivo farà chiarezza sugli effettivi piani di investimento degli operatori e disegnare le aree del piano da 6,5 miliardi di risorse pubbliche.
Si tratta, ha sottolineato Tiscar, di “soggetti di tlc che svolgono servizi attivi e passivi. Sono escluse le utilities che si affiancheranno in un secondo momento. I risultati della consultazione sono adesso all’esame” del Governo. “La Consultazione ha come obiettivo di fare una prima ricognizione sulle intenzioni degli operatori a investire. Poi ci sarà una fase di definizione del piano di intervento pubblico che dovrà essere approvato”. Piano che tra qualche mese verrà completato.
In merito al coinvolgimento delle utilities per la realizzazione del piano della banda ultralarga, Tiscar ha precisato che “sono stati fatti dei passi in avanti. Abbiamo raccolto la disponibilità delle principali utilities delle grandi città a partecipare al progetto. Credo che da qui all’autunno verrà formalizzato un accordo quadro per definire i dettagli”.
In occasione della presentanzione del bilancio di sostenibilità, Giovanni Valotti, presidente di A2A e di Utilitalia, ha rirocrdato che “a fine giugno abbiamo presentato, come Utilitalia, un documento formale” per il piano della banda ultralarga. “Ne abbiamo discusso con il Governo e in particolare con il sottosegretario Giacomelli che ho incontrato”.
“Il Governo ha una grande attenzione e interesse a valutare questo nostro ruolo. Noi crediamo di avere asset utili al progetto”, ha proseguito Valotti ricordando che “c’è un interesse nazionale che è quello di portare la banda ultralarga nelle case al minor costo per il Paese. Noi utility siamo presenti nelle principali città con le nostre reti. Siamo disponibili a valutare con il governo e con gli operatori – pubblici e privati – forme di collaborazione che massimizzino le sinergie a favore del consumatore”.