Boom di nuovi utenti per Netflix nel secondo trimestre. La società statunitense, prossima a sbarcare anche in Italia, ha infatti registrato una crescita degli utenti al suo servizio di streaming video on-demand superiore alle attese degli analisti: sono infatti 3,28 milioni i nuovi abbonamenti raccolti da Netflix nel periodo.
La crescita della base utenti è frutto della strategia di espansione internazionale avviata dalla società di Los Gatos, in California, intenzionata ad coprire entro la fine del prossimo anno 200 nazioni in tutto il mondo e a sbarcare nel prossimo autunno non sono in Italia, ma anche in Spagna, Portogallo e Giappone dopo il lancio per esempio in Australia e Nuova Zelanda.
L’espansione internazionale ha però determinato alcune conseguenze sulla redditività. L’utile netto è infatti calato di ben il 63% per effetto dell’aumento dei costi connesso con la necessità di acquisire e creare contenuti e dell’effetto cambi.
Nello specifico Netflix ha registrato un utile netto trimestrale di 26,3 milioni di dollari, contro i 71 milioni di un anno fa, per un Eps in peggioramento da 16 centesimi di dollaro a 6 centesimi, mentre i ricavi sono balzati da 1,34 miliardi a 1,64 miliardi.
Prima del recente frazionamento azionario, la società californiana aveva messo in preventivo un utile per azione di 26 centesimi e ricavi per 1,47 miliardi. Gli analisti interpellati da Thomson Reuters avevano invece messo in preventivo 1,65 miliardi di ricavi. Per il trimestre corrente è previsto un Eps di 7 centesimi contro i cinque del consenso.