La Corte di Giustizia europea è pronta a infliggere una pesante
sanzione all'Italia per il mancato rispetto delle regole in
merito all'attivazione del servizio di emergenza 112. "Mi
dispiace che la Commissione europea debba chiedere alla Corte di
giustizia una multa per l'Italia, ma non starò a guardare la
vita dei cittadini messa in pericolo perché il governo non ha
fatto niente per agire. È indispensabile che i servizi di
emergenza italiani possano localizzare le chiamate di emergenza –
spesso è una questione di vita o di morte. Alla stregua di tutti
gli altri Stati membri, l'Italia deve rispettare gli obblighi
vigenti per l'attuazione del servizio di emergenza 112",
sottolinea il commissario all'Agenda digitale Neelie Kroes.
La supermulta proposta da Bruxelles ammonta ad una cifra
forfettaria calcolata in 39.680 euro al giorno per il periodo che
intercorre tra la prima sentenza di condanna della Corte (15
gennaio 2009) e il secondo giudizio. In dettaglio il 14 maggio
dell'anno scorso la Commissione aveva inviato all'Italia di
costituzione in mora e il 20 novembre chiedeva formalmente di fare
tutto il necessario per consentire la localizzazione delle chiamate
al 112. L'Italia aveva risposto annunciando l'intenzione di
istituire al più presto il sistema di emergenza che "tuttavia
non è stato realizzato secondo i piani", puntualizza un
portavoce della Commissione. "L'Italia non si è
conformata alla sentenza della Corte. E ciò rappresenta una grave
violazione della legislazione europea che mette a repentaglio e il
benessere dei cittadini".
Se l'infrazione dovesse persistere, l'ammenda proposta oggi
dalla Commissione salirà a 178.560 euro al giorno.