“E’ assolutamente comprensibile e condivisibile l’allarme lanciato da chi sottolinea il combinato disposto di due eventi. Dapprima, l’esito della gara svolta a suo tempo da Consip per il servizio pubblico di connettività, cioè per il trasporto di dati della Pubblica Amministrazione, incluse le forze dell’ordine, vinta da Tiscali con un enorme ribasso. Ora, giunge la notizia del passaggio di Tiscali sotto il controllo di una società russa. La somma dei due fatti porta dati per definizione sensibili e strategici per l’Italia in mani russe”. Lo dice il presidente della commissione Finanze Daniele Capezzone in una nota.
“Interrogherò il ministero dell’Economia e la presidenza del Consiglio per sapere se abbiano qualcosa da dire al riguardo”, conclude.
Dopo la fusione tra Tiscali e Aria che sarà operativa entro fine 2015, il fondo russo Otkritie (già socio di Aria attraverso Ict Group) diventerà titolare del 40,8% del nuovo gruppo tra quote dirette e indirette mentre apporterà nel neewco circa 42 milioni di euro. Otkritie è una holding russa attiva nei servizi finanziari, guidata da Vadim Belyaev che ne è anche primo socio. Il fondo può contare su una clientela di circa 4 milioni di persone fisiche e 186.000 persone guiridiche. La società ha 23mila dipendenti.
Otkritie opera prevalentemente in Russia e ha base a Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, Khanty-Mansiysk, Tyumen, Novosibirsk e Khabarovsk. In questi ultimi anni la holding ha allargato il suo business agli Stati Uniti e al Regno Unito. Alla Borsa di Londra la sua unit di investimento si colloca al top tra le aziende leader russe ed è una delle società di investimento più grandi in termini di fatturato su quella di Mosca .
Otkritie Group è tra i primi 350 gruppi bancari mondiali e nella top 15 in Europa orientale. I principali azionisti sono Vadim Belyaev, Ifd Kapital Group, Vtb Bank, Ruben Aganbegyan, Ict Group, Lukoil-Garant (fondo pensione privato) e Alexander Mamut.