Come rilanciare l’economia europea facendo leva sul digitale. Di questo si parlerà oggi alla Commissione europea in occasione della riunione dell’European Round Table of Industrialists (Rti) dove i responsabili delle principali aziende del settore si confronteranno con i responsabili dell’economia digitale sui benefici dell’Agenda digitale per il rilancio dell’economia europea. La Commissione presenterà nel 2016 l’iniziativa del “libero flusso dei dati”.
Della Round Table of Industrialists fanno parte Carlo Bozotti (STMicroelectronics), Rodolfo De Benedetti (Cir), Claudio Descalzi (Eni) e John Elkann (Fca), che però non saranno presenti alla riunione di oggi, ha indicato la Commissione europea. La Rti, infatti, sarà rappresentata da un ristretto numero di responsabili di imprese europee. La riunione di oggi segue l’incontro a Berlino il primo giugno con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande.
La Rti insieme a BusinessEurope ha recentemente definito i punti principali dell’agenda della “policy” del settore per l’attuazione della strategia europea per l’Agenda digitale.
La Ue “è in ritardo rispetto ai maggiori concorrenti nella sua capacità di investire in ricerca e tradurre gli investimenti in prodotti commerciabili e servizi: economie come quelle cinese, coreane e nordamericane sono in grado di competere per la leadership nell’innovazione nel momento in cui il ritmo del cambiamento è più veloce”. In quelle aree “l’intensità della ricerca e sviluppo è due volte superiore a quella europea che sta riducendo la propria competitività”.
Dato tale contesto, le carte che la Ue dovrebbe giocare, secondo il settore, riguarda da un lato la dimensione degli investimenti dall’altro la massima attenzione alla regolazione: questa “ha una importante influenza sull’innovazione e le priorità delle imprese innovative”.
L’obiettivo, indicano la Round Table of Industrialist e BusinessEurope è “evitare decisioni dannose”, il principio dell’iniziativa per l’innovazione implica “un cambio culturale, non solo una formulazione di procedure di regolazione”. Occorre assicurare una valutazione dell’impatto delle scelte strategiche e della regolazione dell’innovazione “sapendo che si tratta di un processo complesso perché interventi diversi possono generare diversi tipi di impatto sull’innovazione” e sulle condizioni delle imprese.