quanto riguarda la divisione italiana e un miglioramento di
quelli relativi al mercato brasiliano. E’ quanto emerge dalla
presentazione del bilancio relativo al primo trimestre 2010 di
Telecom Italia. I risultati indicano che “abbiamo intrapreso la
strada giusta per il rilancio del Gruppo e siamo fiduciosi che i
prossimi trimestri continueranno a mantenersi in linea con gli
impegni assunti nel Piano industriale – afferma
l’amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè -.
I risultati positivi, che mostrano fra l’altro un miglioramento
della dinamica dei ricavi, confermano l’efficacia della nostra
strategia di riposizionamento sui mercati core, Italia e
Brasile”.
La trimestrale evidenzia un utile netto consolidato in aumento
del 30,7%, a 601 milioni di euro, e ricavi in calo dello 0,7% a
6,483 miliardi. L’ebitda (il margine operativo lordo) ha
mostrato un incremento del 3,2% a 2,826 miliardi.
L’indebitamento finanziario rettificato è sceso invece di 687
milioni rispetto al 31 dicembre 2009, a 33,262 miliardi. Il
debito finanziario netto rettificato, che non tiene conto degli
effetti contabili derivanti dalla valutazione al fair value dei
derivati, è pari a 33.262 da 33.949 milioni di fine 2009. Il
valore netto contabile del debito netto è pari a 34.134 milioni
da 34.747. Il personale del gruppo è pari a 71.045 unità di cui
60.801 in Italia. Le previsioni 2010, diffuse il 13 aprile con
l’aggiornamento del piano industriale, vedono ricavi organici
in calo del 2-3% rispetto al 2009, ebitda organico stabile,
debito finanziario netto rettificato intorno a 32 miliardi. Nel
segmento consumer, il dato relativo alle aree di business non
tradizionali (VAS ed Internet) che, nonostante la flessione dei
ricavi da messaging (-22 milioni di euro) e da contenuti mobile
(-10 milioni di euro), presenta una variazione positiva rispetto
al 2009, grazie alla continua crescita dei servizi broadband sul
fisso (+33 milioni di euro) e sul mobile (+30 milioni di euro),
testimonianza della sempre maggiore penetrazione della banda
larga in Italia.
La nota sui conti della divisione domestica registra ricavi pari
a 4.974 milioni, con una flessione del 7,1% rispetto ai 5.357
milioni del primo trimestre 2009. La contrazione dei ricavi,
sottolinea Telecom, “è in parte compensata dal selettivo
controllo della spesa commerciale e dal rigoroso contenimento dei
costi fissi”. I ricavi delle telecomunicazioni mobili nel primo
trimestre 2010 sono stati pari a 1.907 milioni di euro con una
flessione di 152 milioni di euro (-7,4%): i ricavi da servizi
hanno registrato una riduzione del 7,2% e i ricavi da prodotti
del 12,1% con un trend in miglioramento rispetto ai quarter
dell’esercizio precedente. Al 31 marzo 2010 il numero delle
linee mobili di Telecom Italia è pari a 30,4 milioni; la
riduzione rispetto al 31 dicembre 2009 è attribuibile ad una
maggiore selettività nella politica commerciale sui clienti a
maggior valore.
Per quanto riguarda invece il Brasile, i ricavi del gruppo Tim
Brasil nel primo trimestre 2010 sono stati pari a 3.469 milioni
di reais (il cambio medio real/euro è 2,49): +8,2% sul 2009 e
+3,5% a livello organico. Balza l’ebitda, pari a 949 milioni di
reais (+36,2%), grazie alla crescita dei ricavi e ai recuperi di
efficienza nelle aree non funzionali allo sviluppo commerciale.
Più che raddoppiati gli investimenti industriali, passati a 689
milioni di reais (+374 milioni rispetto al primo trimestre 2009),
principalmente per i maggiori investimenti nella rete e nelle
piattaforme IT.
Tengono anche i conti di Olivetti. I ricavi del primo trimestre
2010 ammontano a 73 milioni di euro e registrano un aumento di 2
milioni di euro rispetto al primo trimestre 2009. A livello di
ricavi del totale dei canali commerciali, l’aumento risulta
ancora più significativo (+4 milioni di euro, pari ad un
incremento del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente), anche grazie ai primi positivi effetti del
rinnovamento dell’offerta legato al riposizionamento strategico
dell’azienda sul mercato dell’Information Technology. In
particolare, è rilevante l’apporto delle vendite delle nuove
linee di prodotti (Data Card, Net Book e Note Book) sui canali
Olivetti e Telecom Italia.