L’attesa sta per terminare. Con la revisione del nuovo regolamento per l’utilizzo dei droni negli Stati Uniti – secondo la Federal aviation administration, la normativa che ne regolamenterà i voli ad uso commerciale potrà essere definita e diventare operativa entro un anno – le aziende possono iniziare a sviluppare una serie di modelli avanzati. L’ambito di impiego, appunto, è quello commerciale.
Ad oggi il primo volo ufficiale dei cosiddetti “droni corrieri” non è stato però effettuato da Amazon, bensì dall’azienda australiana Flirtey, specializzata proprio nella realizzazione di droni. Drone al quale, nel caso specifico, si è ricorso per un volo di circa tre minuti, dall’aeroporto di Lonesome Pine (Virginia) ad una clinica, per il trasporto di 24 pacchetti di medicine (peso complessivo: 4,5 kg). Certo, si è trattato di un volo dimostrativo, autorizzato dalla Federal aviation administration ed effettuato in collaborazione con la Nasa.
Tuttavia, i voli dei droni per le consegne di Amazon, definiti dal fondatore del gruppo Jeff Bezos “molto ecologici, meglio rispetto ai camion su strada per i trasporti”, potrebbero diventare realtà nel giro di alcuni mesi. Da parte sua, il colosso statunitense dell’e-commerce lanciò l’idea nel 2013. Un progetto che in principio sembrò ai più irreale – lo stesso Bezos dichiarò: “So che sembra fantascienza, ma non lo è. Le aziende hanno vita breve. Amazon un giorno cadrà a pezzi e voglio che questo accada dopo la mia morte” – ma che presto fu preso a modello da molte altre società. Come nel caso del competitor cinese Alibaba, che lo scorso febbraio ha iniziato a testare un servizio di consegna tramite droni col supporto tecnico di Shanghai Yto Express.
Tornando in Europa, lontano dai giganti dell’e-commerce, il servizio postale svizzero ha annunciato di aver cominciato a sperimentare l’uso di droni appositamente concepiti per consegnare pacchi di piccole dimensioni. La fase di testing è tutt’ora in corso, seppur non si prevede un impiego su larga scala prima di cinque anni (ci si concentra soprattutto su impieghi in casi eccezionali oppure sul trasporto di invii speciali). Nel frattempo in Italia l’Enac ha pubblicato il nuovo regolamento dedicato ai mezzi aerei a pilotaggio remoto, categoria che include anche i droni. L’intento, secondo l’Ente nazionale di aviazione civile, è quello di offrire risposte concrete a tutte le nuove tematiche che coinvolgono il mondo degli Apr, “proponendo un approccio bilanciato ai temi della sicurezza”.