La Ue: le frequenze del dividendo digitale alla banda larga mobile

Bruxelles pronta a inserire la proposta nel prossimo programma strategico in materia di spettro.Kroes: “I cittadini trarranno vantaggio dal passaggio al DTT grazie alla maggiore offerta di servizi evoluti senza fili”

Pubblicato il 06 Mag 2010

Il dividendo digitale per la banda larga wireless. È quanto
proporrà la Commissione Europea nel prossimo programma strategico
in materia di spettro radio. Bruxelles ha intanto adottato un
provvedimento "preparatorio" che definisce le norme
tecniche, uguali per tutti, che gli Stati membri devono rispettare
per l'assegnazione delle frequenze radio nella banda a 800 Mhz,
senza richiedere, per ora, la messa a disposizione dei 790-862 Mhz
a disposizione per i servizi di comunicazione elettronica.

"Questa decisione apre la strada all'applicazione di
tecnologie innovative nel settore della banda larga e consente di
soddisfare la crescente domanda di servizi senza fili – commenta
Neelie Kroes, commissario per l'Agenda Digitale -. Incoraggio
gli Stati membri a compiere le azioni necessarie per dare seguito
alla decisione, in modo che le imprese e i cittadini europei
possano trarre pieno vantaggio dal passaggio alla TV
digitale."

La nuova decisione, nello specifico, prevede che tutti gli Stati
membri che decidono di mettere a disposizione la banda dello
spettro a 790-862 MHz (la cosiddetta banda a 800 Mhz) per servizi
diversi dalla telediffusione debbano rispettare norme tecniche
armonizzate, in modo che le apparecchiature di radiocomunicazione
(come gli apparecchi telefonici o le stazioni di base che
utilizzano la banda a 800 MHz) possano essere utilizzate per le
reti a banda larga senza fili, come la tecnologia mobile di quarta
generazione (ad esempio Lte o Wimax). "I protocolli Lte e
Wimax consentono di elaborare e trasmettere quantità di
informazioni maggiori rispetto a quanto è possibile oggi – precisa
la nota di diffuda dalla Commissione – e si utilizzano ad esempio
per la trasmissione in streaming di video di alta qualità on
demand a telefoni cellulari o smart phone e ad altri dispositivi,
senza interruzioni".

Il prossimo passo di Bruxelles sarà l'elaborazione di un
programma strategico in materia di spettro radio (IP/10/232) che
terrà conto degli altri elementi del dividendo digitale e che
potrebbe prevedere anche una data entro la quale tutti gli Stati
membri dovranno mettere a disposizione la banda a 800 MHz.

La decisione rispecchia anche le stima degli esperti di Tlc.
L'infrastruttura necessaria per assicurare la copertura della
banda larga mobile utilizzando la banda a 800 MHz costerà
all'incirca il 70% in meno rispetto alle radiofrequenze
utilizzate attualmente per la tecnologia mobile di terza
generazione (Umts). "I minori costi derivanti dal
dispiegamento di queste reti spingeranno gli operatori ad investire
di più, con l'effetto di aumentare la copertura geografica dei
servizi a banda larga senza fili – conclude la Commissione -.
L'applicazione delle norme tecniche per l'attribuzione
delle frequenze prevista dalla presente decisione aumenterà in
misura considerevole i benefici economici potenziali del dividendo
digitale, dando nuovo impulso ai servizi internet senza fili".

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