E-HEALTH

Fse, a Parma si inizia coi dipendenti pubblici

Via all’intesa tra aziende sanitarie e Comune: i 1.200 lavoratori dell’ente potranno richiedere l’attivazione del fascicolo sanitario digitale

Pubblicato il 22 Lug 2015

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Poco più di due mesi fa il gruppo di lavoro coordinato dall’Agid rilasciava le specifiche tecniche per l’interoperabilità tra i sistemi regionali del Fascicolo sanitario elettronico, andando a definire nel dettaglio la struttura del messaggio, del framework e dei dataset dei servizi base. Con il supporto del Cnr, il lavoro era il risultato dei test effettuati dalle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. E proprio a Parma, con l’intento di favorire l’accesso dei cittadini a questo strumento di interazione con le aziende sanitarie, l’Ausl e il comune hanno raggiunto un’intesa per offrire ai dipendenti comunali, direttamente sul posto di lavoro, la possibilità di attivare il fascicolo.

Un’opportunità, dunque, rimarcata recentemente da Assinter, che nel documento “Il made in Italy per la sanità digitale” sottolinea come “la sanità italiana costa annualmente 110 miliardi di euro. Il mancato trasferimento in rete dei servizi di assistenza e cura nel breve periodo rischia di causare un crollo del sistema, come è accaduto in altri settori, difficilmente recuperabile a posteriori”. Anche da qui l’utilità del Fascicolo sanitario elettronico, che tra gli impiegati comunali di Parma sta trovando terreno fertile. “In soli cinque giorni, presso la direzione degli uffici comunali e il palazzo municipale sono stati attivati quasi 200 fascicoli”, spiega l’assessore con delega ai servizi al cittadino Giovanni Marani, convinto della bontà di un’esperienza “che andremo sicuramente a ripetere”. Semplicità e velocità sono le caratteristiche del Fse, che consente al cittadino di prenotare online visite ed esami specialistici, pagare il ticket e ricevere direttamente il referto; per le visite e gli esami non prenotabili in rete, invece, è sufficiente stampare la prescrizione (o promemoria) stilata dal medico e recarsi direttamente al Cup o in farmacia a prenotare la visita.

Anche per i farmaci, in particolar modo quelli che si assumono abitualmente, si può evitare di recarsi dal medico a ritirare le ricette. Una volta prescritti, è possibile stampare la ricetta (o promemoria) dal proprio fascicolo e recarsi direttamente in farmacia a ritirare il farmaco. Riprende Marani: “Con i suoi 1.200 dipendenti, il comune è una piccola città nella città. Ogni dipendente può fare da eco alle opportunità date dal fascicolo e diffondere l’informazione tra parenti e amici”. Incalza Giuseppina Ciotti, direttore del distretto di Parma dell’Ausl: “Tra la città e la provincia, sono oltre 30 le sedi di attivazione con più di 120 operatori formati. Inoltre, è in corso una campagna informativa circa le opportunità offerte dal fascicolo e per mettere tutti nelle condizioni di attivarlo”.

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