Il gruppo Vodafone ha annunciato oggi la sua intenzione di avviare una procedura di licenziamento collettivo in Spagna che potrebbe interessare fino a un massimo 1.300 dipendenti. L’azienda ha informato i rappresentanti sindacali dei dipendenti di Vodafone Spagna e Vodafone Ono dell’apertura di due procedure separate per i licenziamenti collettivi al fine di avviare il primo settembre un periodo di consultazione della durate di un mese. In tutto in Spagna lavorano circa 6mila dipendenti Vodafone e dunque i tagli riguarderanno il 21% della forza lavoro.
Nel piano di tagli si prevede che la cassa integrazione interesserà il 60% per il personale ex Ono (780 dipendenti) e il 40% di quello Vodafone (520 lavoratori). Le trattative tra azienda e sindacati si apriranno il 1 ° settembre e dureranno un mese: l’obiettivo è stabilire le condizioni, i criteri e calendario di attuazione dei tagli. Vodafone ha già espresso il suo desiderio di raggiungere un soluzione concordata con i rappresentanti dei lavoratori. Tra le ragioni del piano di ristrutturazione gli esuberi generati dall’integrazione con Ono e la diminizuone di ricavi ed Ebitda nonché l’impegno economico sulle reti Ngn, impegno che richiede “una maggiore efficienza”, dice l’operatore.
Per la società, il piano è “un passo necessario” per assicurare un’organizzazione più efficiente e competitiva. In questo senso, spiega una nota, “tra le iniziative progettate per guadagnare competitività ci sono l’utilizzo della rete in fibra Ono, la migrazione di clienti di telefonia mobile di rete di Ono a Vodafone, l’ottimizzazione del canale di distribuzione, la riduzione dei costi operativi, l’aumento di efficienza dei call center”. Nel quadro di questi progetti, la regolazione del lavoro è per l’azienda “una misura necessaria competere con successo in un settore molto stimolante”.