Buoni risultati per le trimestrali dei colossi europei delle Tlc British Telecom e Telefonica, un segnale che le strategie dei due gruppi si sono volte nelle giuste direzioni, tra operazioni di M&A, sviluppo di nuovi rami di business e investimenti in fibra ed Lte.
British Telecom, presentando i risultati del primo trimestre dell’anno fiscale 2015-2016, ha sottolineato un “avvio solido”: “Abbiamo continuato ad essere concentrati sui costi e ad investire nel futuro del business. I ricavi hanno fatto registrare un trend positivo, con costi operativi ridotti dell’1% e spesa in conto capitale cresciuta del 28%, in virtù degli investimenti in fibra. Abbiamo conseguito risultati in linea con le previsioni finanziarie e ciò costituisce sia la base per un’ulteriore crescita sia un motivo di fiducia per il resto dell’anno”, ha affermato il Ceo del gruppo Gavin Patterson.
Nel dettaglio i ricavi di BT si attestano a circa 4,2 miliardi di sterline, in discesa del 2% rispetto allo scorso anno; l’Ebitda supera 1,4 miliardi, +1% rispetto allo scorso anno; i profitti prima delle tasse ammontano a 694 milioni di sterline, +9% rispetto allo scorso anno.
Broadband e Tv (+7%) hanno supportato il sesto trimestre consecutivo di crescita per BT Consumer. Le attività retail di BT hanno portato più di 217.000 clienti sulla fibra e attualmente il 41% dei clienti broadband di BT utilizza la fibra.
Il business legato alla Tv è molto positivo, visto che ha registrato la sua miglior performance in quasi due anni, raggiungendo 1,2 milioni di clienti. L’azienda continua ad investire pesantemente nella rete a banda larga superveloce, che ora raggiunge 23 milioni di edifici. Questo significa che quattro su cinque clienti (residenziali e business) in Uk possono avere accesso alla banda larga in fibra targata British Telecom. Buona anche la performance nel mobile, con oltre 100.000 clienti che hanno scelto i servizi BT. Ma soprattutto, in questo ambito, la telco britannica è ansiosa “di completare l’acquisizione di EE, che sta procedendo secondo i piani e che sarà effettuata entro la fine di questo anno fiscale”, ha indicato Patterson.
Molto bene il colosso spagnolo Telefonica che trae beneficio dalle recenti acquisizioni e dalla forza del mercato latino-americano. Il gruppo ha riportato revenues per il secondo trimestre in crescita del 12,4% a 11,8 miliardi di euro, grazie anche alla spinta rappresentata dalle acquisizioni di E-Plus in Germania, GVT in Brazile e DTS in Spagna, ma anche al miglioramento delle vendite sul mercato domestico. In Spagna, infatti, si è ridotta la perdita sul fatturato (-1,1%) mentre la crescita organica è dell’1,3% in Germania, del 5,2% in Brasile e del 10,3% nel resto dell’America Latina.
L’Oibda è salito del 6,8% a 3,7 miliardi di euro grazie alle sinergie create in Germania, mentre il margine è sceso al 31,2% rispetto al 32,8% di un anno fa per il consolidamento di GVT e DTS, ha indicato il gruppo. Su base organica e tolti gli effetti dei cambi valutari, le revenues sono salite del 4,4% e l’Oibda del 3,3%. L’utile netto è aumentato del 70,4% superando 1,8 miliardi di euro dopo aver tolto dalle attività O2 Uk, in previsione della vendita ad Hutchison Whampoa.
Telefonica ha rivisto l’outlook per l’anno intero proprio per tenere conto delle manovre sul mercato: ora si attende una crescita del fatturato di almeno il 9,5% contro il 7% previsto in precedenza, mentre il margine Oibda scenderà di circa 1,2 punti percentuali anziché di solo un punto perché DTS e GVT hanno margini inferiori. Il debito netto dovrebbe scendere sotto 2,35 volte l’Ebitda a fine anno dopo a vendita di O2 Uk (a fine giugno era 2,92 volte l’Ebitda).
Per l’intero primo semestre Telefonica ha raddoppiato l’utile netto a 3,69 miliardi (+105%) e accresciuto i ricavi dl 12,5% a 23,41 miliardi di euro. Il presideinte Cesar Alierta ha affermato che “i risultati diffusi oggi confermano la forza del nuovo ciclo di crescita iniziato nel precedente trimestre” e sottolineato “l’importanza dell’integrazione di GVT in Brasile e DTS in Spagna che sono due asset fondamentali”.
Telefonica a fine giugno aveva 253,6 milioni di abbonati mobili (+12%) e i suoi utenti con smartphone (che usano quindi i piani dati) sono il 41% del totale. Quasi l’8% dei clienti usa l’Lte nel secondo trimestre. Nella banda larga fissa i clienti sono aumentati del 17,8% anno su anno a 20,7 milioni e gli abbonati alla fibra sono raddoppiati (superano i 2 milioni). Quasi raddoppiata anche la base utenti della pay-Tv a 8 milioni, ancora una volta grazie alle acquisizioni di GVT e DTS.