LA SEMESTRALE

Telecom Italia Media, volano i ricavi e torna l’utile

Nel primo semestre ricavi consolidati per 42,2 milioni, a +38,6%. L’Ebit, al netto degli ammortamenti, è pari a 8,8 milioni di euro, rispetto a -2,1 milioni relativi allo stesso periodo del 2014

Pubblicato il 31 Lug 2015

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Ricavi consolidati nel primo semestre pari a 42,4 milioni di euro per Telecom Italia Media, in incremento di 11,8 milioni di euro (+38,6%) rispetto allo stesso periodo del 2014 (30,6 milioni di euro). Lo comunica la società in una nota diffusa al termine del Cda, nella quale si specifica che i valori economici esposti includono per il primo semestre 2015 anche le attività ex Rete A acquisite al 30 giugno 2014 e quindi non incluse nel primo semestre dell’anno scorso.

L’Ebitda dei primi sei mesi del 2015 è pari a 20,2 milioni di euro, in incremento di 8,9 milioni di euro rispetto agli 11,3 milioni del primo semestre 2014. “Su tale andamento – si legge nel comunicato – ha influito positivamente sia il già citato incremento dei ricavi che l’incremento degli altri proventi per 7,1 milioni di euro, solo parzialmente compensati da un incremento dei costi operativi per 9,7 milioni di euro dell’operatore di rete principalmente attribuibili ai costi provenienti dalle attività ex Rete A non presenti nel primo semestre 2014”. L’Ebit, al netto degli ammortamenti, è pari a 8,8 milioni di euro, rispetto a -2,1 milioni di euro del primo semestre del 2014, un risultato netto di 0,9 mln (da una perdita di 5,2 mln del primo semestre 2014). Tale andamento recepisce sostanzialmente la variazione dell’Ebitda precedentemente illustrata e la riduzione degli ammortamenti dell’operatore di rete per 2,0 milioni di euro, includendo per il primo semestre 2014 le attività ex Rete A la variazione organica presenta una riduzione degli ammortamenti pari a 4,3 milioni di euro.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2015 è infine pari a 251,9 milioni di euro rispetto a 269,4 milioni di euro di fine 2014. L’andamento è principalmente attribuibile al fabbisogno per gli investimenti industriali del periodo per 2,9 milioni di euro (integralmente attribuibili all’Operatore di rete per il mantenimento e l’evoluzione della piattaforma trasmissiva attuale), al risultato della gestione operativa positiva (Ebitda -20,2 milioni di euro e Working Capital -4,7 milioni di euro), al pagamento dei dividendi sul risultato 2014, da parte di Persidera S.p.A. al Gruppo Editoriale l’Espresso per 2,9 milioni di euro, all’incasso netto relativo al consolidato fiscale per 2,9 milioni di euro e agli altri esborsi netti per 4,5 milioni di euro principalmente relativi agli oneri finanziari netti del periodo

I ricavi e proventi dell’operatore di rete – Persidera S.p.A. (ex Telecom Italia Media Broadcasting – Timb) – sono pari a 42.381 migliaia di euro e si incrementano di 11.789 migliaia di euro rispetto al primo semestre 2014 che, si ricorda, non include i risultati di Rete A S.p.A. (acquistata il 30 giugno 2014 e fusa in Persidera S.p.A. a dicembre 2014), integrati invece a partire dal 1° luglio 2014. La variazione è in gran parte dovuta ai ricavi ascrivibili alla componente ex Rete A che nello stesso periodo di riferimento del 2014 valevano 9.995 migliaia di euro, includendo tale valore la variazione organica dei ricavi risulta comunque in incremento di 1.794 migliaia di euro (+4,4%). La variazione organica e sostanzialmente dovuta al lancio dei nuovi canali SkyTg24 e Gazzetta TV, oltre all’incremento del prezzo unitario dei principali contratti.

L’Ebitda è positivo per 20.792 migliaia di euro e si incrementa di 5.613 migliaia di euro rispetto al primo semestre 2014 (+36,8%). Su tale andamento ha influito positivamente l’incremento dei ricavi e degli altri proventi, solo parzialmente compensato da un incremento degli altri costi operativi di 9.747 migliaia di euro, principalmente attribuibile ai costi provenienti dalle attività ex Rete A, non presenti nel primo semestre 2014, che ammontavano a 7.358 migliaia di euro, includendo tali costi la variazione organica dell’Ebitda risulta positiva per 2.739 migliaia di euro.

L’Ebit è pari a 9.438 migliaia di euro in miglioramento di 7.625 migliaia di euro rispetto al primo semestre 2014 a causa sia della variazione dell’Ebitda che dei minori ammortamenti per 2.010 migliaia di euro. Includendo le attività ex Rete A del primo semestre 2014, la variazione organica dell’Ebit risulta positiva per 6.614 migliaia di euro. Gli investimenti del primo semestre 2015 sono pari a 2.909 migliaia di euro e si riferiscono principalmente al mantenimento e all’evoluzione della piattaforma trasmissiva attuale.

L’Assemblea degli azionisti ordinari di Telecom Italia Media S.p.A., tenutasi in data 30 aprile 2015, ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di TI Media in Telecom Italia S.p.A. Gli azionisti che non hanno concorso all’approvazione della deliberazione di fusione erano legittimati ad esercitare il diritto di recesso secondo i termini e le modalità comunicati con apposito avviso pubblicato sul sito internet della società in data 27 maggio 2015 e sui quotidiani Il Sole 24 Ore e Wall Street Journal in data 28 maggio 2015. Il diritto di recesso è stato validamente esercitato per complessive n. 7.553.485 azioni ordinarie e n. 1.902.484 azioni di risparmio TI Media che, ai sensi dell’art. 2437- quater del codice civile vengono offerte in opzione e prelazione al valore di liquidazione ai soci che non abbiano esercitato il diritto di recesso. L’offerta in opzione e prelazione delle azioni recedute è stata depositata in data 3 luglio 2015 presso il registro delle imprese di Roma. Il periodo di adesione all’offerta, entro il quale gli azionisti a ciò legittimati possono esercitare, a pena di decadenza, il diritto di acquisto delle azioni, ha avuto inizio dal 4 luglio e si concluderà il 3 agosto 2015 compreso. Si ricorda che l’offerta è subordinata all’efficacia della fusione e che gli acquisti, pertanto, avranno luogo solo se la fusione verrà completata.

Tenuto conto dell’attuale contesto economico e regolatorio in cui Telecom Italia Media si trova ad operare, nonché della perdurante difficolta del mercato della raccolta pubblicitaria e considerando gli effetti dell’integrazione di Persidera S.p.A. e Rete A S.p.A., sia dell’annunciata fusione di Telecom Italia Media S.p.A. in Telecom Italia S.p.A., nel 2015 si prevede, per Persidera S.p.A., di mantenere l’attuale livello di occupazione di banda, di incrementare l’offerta di servizi aggiuntivi e, mantenendo un attento controllo dei costi, consentire così una generazione di cassa positiva delle attività operative.

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