IL CASO

Multe per 4,4 miliardi, Telecom pensa a spin off di OpenAccess

Secondo indiscrezioni l’azienda capitanata da Recchi e Patuano starebbe lavorando a un piano per “scorporare” le attività wholesale alla stregua di quanto fatto da BT in UK. Obiettivo: evitare la scure dell’Antitrust e le richieste di danno da parte degli Olo. Brutte notizie dal fronte sud-americano: tracolla l’utile netto di Tim Brasil nonostante il boom dei ricavi mobili

Pubblicato il 05 Ago 2015

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Evitare multe per oltre 4,4 miliardi di euro. La scure dell’Antitrust starebbe per abbattersi pesantemente su Telecom Italia. E a catena le richieste di danno da parte degli operatori concorrenti. Per questa ragione l’azienda capitanata da Marco Patuano e Giuseppe Recchi starebbe valutando una riorganizzazione del business wholesale. Secondo rumors sul tavolo ci sarebbe uno “spin off” di OpenAccess per creare una unit separata alla stregua di quanto fatto da BT con Openreach nel Regno Unito. E la proposta potrebbe arrivare già sul tavolo del board convocato domani per l’approvazione della trimestrale.

In dettaglio ad oggi Vodafone ha chiesto oltre 1 miliardo di euro di danni, Fastweb 1,7 miliardi, Tiscali 285 milioni, Eutelia, in amministrazione straordinaria e Voiceplus in liquidazione hanno chiesto 730 milioni, Teleunit 362 milioni.

In merito ai conti le prime stime degli analisti calcolano ricavi a 5.046 milioni di euro (-5,9%) e un margine operativo a 1.744 milioni (-18,7%).

Intanto ha chiuso in rosso il semestre di Tim Brasil. La controllata sudamericana di Telecom Italia ha registrato un tracollo dell’utile netto pari al 18% a 603,4 milioni di reais , ricavi in calo del 6% a 8,8 miliardi e un ebitda di 2,6 miliardi pari a una flessione dell’1,4%. E anche il risultato del trimestre non è stato positivo: i ricavi del ammontano a 4,35 miliardi di reais, in calo dell’8,8% rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente. E il risultato netto è in rosso addirittura per 290 milioni pari a una flessione del 20%.

“Durante il secondo trimestre del 2015 abbiamo ancora osservato quello che avevamo messo in evidenza all’inizio dell’anno, che è un contesto macroeconomico difficile, con uno scenario di alta inflazione e contrazione dell’economia, che dovrebbe presentare una crescita negativa nel corso del anno, ritornando alle proiezioni di crescita moderata sviluppato alla fine del 2014”, ha commentato il ceo Rodrigo Abreu.

In forte crescita però i ricavi mobile da servizi innovativi che salgono del 44% nel secondo trimestre; quelli da rete fissa registrano un incremento del 15%. Ma il risultato non è riuscito a compensare le forti perdite. E l’azienda ha infatti annunciato un piano di riduzione dei costi per almeno un miliardo di reais, circa 265 milioni di euro, di qui ai prossimi tre anni.

Durante la conference call seguita alla presentazione dei dati di bilancio trimestrali, il direttore finanziario Guglielmo Noya ha spiegato che il piano di riduzione dei costi e i crescenti ricavi sul traffico dati dovrebbero contribuire all’espansione dei margini di utile della società.

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