Il nuovo brand Alphabet “ucciderà” il marchio Google? L’azienda ha valutato gli impatti in termini di marketing e immagine derivanti dall’operazione di riorganizzazione? Sulla questione si sono espressi alcuni esperti di branding secondo i quali i rischi dell’effetto boomerang sono enormi al punto da poter intaccare il dna stesso dell’azienda.
Numero due al mondo davanti a Coca-Cola ma dietro Apple, il brand Google è destinato a perdere inevitabilmente peso nell’operazione Alphabet. E non è da escludersi la reazione a catena anche sul “linguaggio” figlio di Google: all’interno dell’azienda si dice ad esempio “googley” di una persona talentuosa e innovativa.
“Google non è solo un brand. Il nome Google si lega ad altro. Google fa il pari con il talento e persino con il caffè gratuito nei bar dell’azienda”, spiega Rita McGrath, a management professor at Columbia Business School. “Solitamente quando si avvia un re-branding è perché si vogliono cancellare alcuni connotati negativi: lo ha fatto Philip Morris nel riconvertirsi in Altria. È una cosa molto comune”.
Il brand Google oltre ad essere legato al motore di ricerca ha impattato e non poco nello sviluppo delle iniziative non legate al core business, come ad esempio quello della Google Car. E stando ad alcuni critici, molte iniziative seppur non di valore, avrebbero ottenuto riscontri positivi solo ed esclusivamente perché legate al brand Google.
La questione del rebrading potrebbe impattare anche sui lavoratori. “Se i due fondatori hanno deciso di stare alla guida di Alphabet ciò significa che una parte di Google è morta?”, è la questione posta sul piatto da Josh Feldmeth, a capo di Interbrand in Nord America. “E che impatto avrà tutto ciò sui lavoratori?” Lo spezzatino potrebbe inoltre rappresentare meno mobilità per i lavoratori, che non potrebbero più passare agevolmente da un business all’altro. E di fatto ciò renderebbe meno “appetibile” lavorare per Google Inc.
Ma non tutti gli esperti di branding concordano. La nascita del nuovo brand Alphabet – fanno notare alcuni – potrebbe rappresentare un valore aggiunto per Google considerato che di fatto “raddoppierebbe” il valore dell’azienda in termini di branding e quindi di marketing. Anche perché Google come azienda è ormai in una fase di maturità e quindi alcuni “simbolismi” potrebbero non essere più così efficaci. Non solo: “La separazione dei business permetterebbe ad altri brand del gruppo di crescere”.