Arrivano a fine mese le prime tivù Oled 4K, per ora in Germania, Regno Unito, Corea del Sud e Stati Uniti. A lanciarle è LG, che così inaugura una nuova categoria tecnologica per i televisori, come annunciato alla fiera Ifa di Berlino.
Sono quattro modelli e sono i primi al mondo a essere sia Oled sia 4K (ultra alta definizione). Finora il 4K era soltanto sulle tivù Lcd. L’Oled è una tecnologia alternativa, dotata di led organici, che emettono luce e quindi non hanno bisogno di retro illuminazione. Secondo Lg è il futuro della tivù e ha anche appena annunciato 8,5 miliardi di dollari di investimenti nella produzione di Oled.
Grazie anche al 4K, il risultato sono immagini che sembrano uscire dallo schermo, per quando sono ultra realistiche, nei colori e nella definizione. Quasi un 3D senza occhialini. Una delle nuove tivù ha anche un pannello più sottile di un qualsiasi smartphone sul mercato: 4,8 millimetri. Il modello EF9500, da 55 e 65 pollici, supporterà anche lo streaming 4K da Netflix, Amazon e Youtube, lo streaming di video Hdr (high dynamic range) e avrà l’ultima versione di WebOS.
Il punto debole degli Oled è l’alto costo: i modelli LG partono da 5.500 dollari. Ancora tanto, anche se un buon passo avanti rispetto ai modelli Oled (non 4K) presentati in precedenza (i primi di LG, tre anni fa, costavano 15 mila dollari). E’ il motivo per cui Samsung ha scelto invece, per ora, di continuare a sviluppare l’Lcd, con tecnologie come la quantum-dot display, in grado di rivaleggiare con gli Oled per gamma di colori, a un prezzo più basso.
Persino Sony, che è stato il primo a credere negli Oled, ha rinunciato allo sviluppo. Il panorama si sta quindi polarizzando, con la sola LG che cerca di differenziarsi puntando sugli Oled, nella speranza di riuscire a ridurre i prezzi in tempi brevi.