Un numero crescente di aziende si sta trasformando in digital business, con top manager che hanno ormai messo il digitale al centro delle loro strategie. Il gap con le aziende che non hanno ancora fatto il salto rischia di allargarsi sempre di più. Lo scrive la società di ricerche Gartner nel suo ultimo studio, basato su un sondaggio condotto a giugno 2015 tra executive di grandi imprese (250 milioni di dollari o più di fatturato annuale) in Stati Uniti, Uk, Germania e Australia. Il sondaggio ha rivelato che il 32% dei leader ha già trasformato l’azienda in digital business, in crescita rispetto al 22% di un anno fa.
Digital business, per Gartner, non significa espandere l’uso della tecnologia in azienda, ma pensare alla tecnologia in modo completamente nuovo, come fonte di innovazione e opportunità. Si tratta di un modello proattivo che porta a trasformazioni radicali e nuovi modelli di business per produrre un reale vantaggio competitivo. Le aziende devono essere anche in grado di catturare le opportunità che Gartner definisce “digital business moments“, opportunità in continua evoluzione da sfruttare dinamicamente grazie a una struttura agile. Ciò comporta un ripensamento del proprio ruolo nella catena del valore e l’integrazione in modo nuovo di persone, aziende e cose. Il mondo digitale è un movimento fluttuante e crea continui momenti di business e i digital business moments sono catalizzatori che mettono in moto una serie di eventi e azioni coinvolgendo reti di persone, aziende e cose su molteplici settori industriali ed ecosistemi.
“I manager del digital business con molta più probabilità degli altri si concentrano sulla progettazione e creazione dei digital business moments“, sottolinea Jorge Lopez, vice president e distinguished analyst di Gartner. “Abbiamo chiesto nel sondaggio di elencare, per ordine di importanza, i cinque principali fattori di successo e i manager di aziende che già sono dei digital business mettono al primo posto i digital business moments, necessari per mettere in pratica le strategie digitali”.
“I digital business moments che fanno leva su opportunità prima mai sfruttate possono rapidamente cambiare le dinamiche dei settori produttivi”, osserva Patrick Meehan, research vice president di Gartner. “Per questo disegnare e sviluppare in modo efficace i business moments è il compito più importante oggi per un’organizzazione che vuole diventare digitale. Le aziende innovative stanno disegnando i loro digital business moments su misura per affiancarli a prodotti e servizi esistenti”.
Il sondaggio ha anche mostrato che la maggior parte delle aziende che ha intrapreso iniziative di digital business non fa distinzione tra “strategia di digital business” e “strategia di business”: il digitale è pienamente integrato nella strategia aziendale. Si tratta delle aziende più avanzate e innovative, mentre le aziende che ancora stanno pianificando il passaggio al digital business tengono separate le due strategie. Ma nel primo caso lo spostamento dalla pianificazione all’execution risulta molto più veloce ed efficiente.
Il sondaggio di Gartner ha svelato ancora che la priorità per i top manager delle aziende più evolute nel digital business è l’adozione di nuove tecnologie (70%), seguita dalla creazione di ambienti altamente collaborativi (56%) e il supporto ai cambiamenti tecnologici customer-driven (53%). Per la maggior parte di questi manager, l’impatto del digital business nei prossimi cinque anni sarà positivo: si prefigurano miglioramenti nella customer experience e nell’engagement (86%), nell’organizzazione IT (86%), nella produttività dei dipendenti (84%) e nell’organizzazione delle vendite (83%). Solo il 7% teme impatti negativi sul personale e il 6% su merger e acquisizioni.
“Gli effetti dirompenti del digital business non vanno sottovalutati”, conclude Lopez. “Ad oggi, un numero limitato di categorie di prodotto – musica, libri, fotografie, giornali – ha visto i propri modelli di business rivoluzionati. Ma in futuro, i manager in molte altre categorie di prodotti e servizi dovranno adattarsi e ristrutturare la loro forza lavoro, eliminando ruoli obsoleti e trovando nuovi talenti che aiutino a progettare sistemi e modi di lavorare che consentono quell’integrazione di cose, persone e attività che crea nuovo valore per i loro clienti”.