La sfida di Uber: “Prezzi scontati per il Giubileo”

Carlo Tursi, nuovo general manager per l’Italia: “Faremo lavorare anche chi ha la licenza in Comuni diversi. Bisogna avere il coraggio di mosse audaci e dirompenti”

Pubblicato il 07 Set 2015

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“A dicembre lanceremo a Roma un servizio di ride sharing dedicato al Giubileo. Non solo: faremo lavorare le auto del noleggio con conducente che non hanno la licenza nel comune dove operano. E stiamo pensando di portare in Italia UberEats, per la consegna a domicilio di piatti caldi. Bisogna avere il coraggio di mosse audaci e dirompenti”.

Lo dice in un’intervista a Repubblica Carlo Tursi (nella foto), nuovo general manager di Uber Italia, che sottolinea come le iniziative pensate per il Giubileo dall’app di noleggio che ha suscitato l’ira dei tassisti in tutta Europa siano “ancora in fase di sviluppo, e sarà utile per Roma, dove nelle ore di punta solo il 28 per cento della mobilità è coperta dai mezzi pubblici. Per adesso il nome provvisorio è UberGiubileo, e sarà attivo per tutto il 2016. Sarà più accessibile del normale UberBlack per il noleggio di berline e van guidati da autisti professionisti, dopo che già con UberPop le tariffe si erano più che dimezzate”.

Tursi si sofferma infine a spiegare quella che definisce come una “mossa audace”, la decisione cioè di aprire agli autisti Ncc: “La verità è che il settore è immobile – sottolinea – l’ultima autorizzazione concessa a Roma risale a 20 anni fa. Bisogna avere il coraggio di mosse dirompenti, perché nel giro di tre anni si possono creare 50mila posti di lavoro in più, e questo è un bene per tutti. La mission di Uber non è solo rivoluzionare mercati chiusi: è anche portare occupazione”.

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