Uber punta molto sul mercato cinese. Il Ceo Travis Kalanick ha annunciato che l’app degli autisti entrerà in più di 100 città cinesi, raddoppiando gli obiettivi fissati solo tre mesi fa. Attualmente è già presente in circa 20 città.
L’annuncio è arrivato il giorno dopo la comunicazione di aver raccolto 1,2 miliardi di dollari attraverso il foundraising per l’investimento cinese. In questo paese, Uber si trova a destreggiarsi con un rivale di tutto rispetto. Si tratta di Didi Kuaidi, l’app dei tassisti cinesi che copre quasi il 90% del mercato e che, secondo alcune fonti, avrebbe raccolto quasi 3 miliardi di fondi.
Le due aziende stanno spendendo e investendo molto per guadagnare quote di mercato. La scommessa sul servizio di trasporto legato al web in Cina rappresenta una vera sfida: si tratta della piazza più grande e redditizia del mondo.
“Quando abbiamo iniziato quest’anno, coprivamo circa l’uno per cento del mercato. Oggi, nove mesi più tardi, abbiamo tra il 30 e il 35 per cento “, ha detto Kalanick. Non specificando se le cifre si riferiscono a tutti i servizi, taxi compresi dove Didi Kuaidi è dominante, oppure solo per le auto private.
“Uber accoglierà favorevolmente anche la nuova normativa – ha aggiunto Kakanick – che arriverà entro la fine dell’anno per disciplinare i servizi taxi in Cina”.
Alla manifestazione di Baidu, il motore di ricerca leader in Cina, è stato anche mostrata un’assistente personale artificiale per la ricerca dei servizi offline attraverso smartphone.