Durante l’happening di San Francisco nessuno ne ha parlato. Ma proprio mentre Tim Cook illustrava dal palco del Bill Grahm Civic Auditorium le novità di casa Apple, dal nuovo iPad pro all’Apple Watch firmato Hermès, sul sito dell’azienda californiana compariva un annuncio che potrebbe essere destinato a creare un qualche scompiglio negli Stati Uniti.
In un post, infatti, Apple ha annunciato la propria intenzione di proporre una formula di vendita diretta degli iPhone, di fatto “scavalcando” gli operatori, ai quali era finora legata la vendita “a rate” dei device della mela negli Stati Uniti.
Chi vorrà, cioè, potrà acquistare direttamente da Apple un iPhone “sbloccato”, in cui poi inserire la Sim dell’operatore con l’abbonamento che preferisce. L’”Apple upgrade program”, questo il nome della formula di vendita diretta, prevede che l’utente si faccia carico di un canone di 32 dollari mensili per due anni, ricevendo però dopo dodici mesi il nuovo modello di smartphone rispetto a quello di partenza, che nel caso specifico è il 6S da 16 gigabyte.
Un’iniziativa, quella di Apple, destinata a invadere il campo degli operatori Usa su uno dei loro punti di forza, quello dell’offerta a rate dello smartphone abbinata al traffico voce e dati.
La decisione del colosso di Cupertino potrebbe tra l’altro rappresentare un punto di passaggio nella strategia dell’azienda di arrivare a produrre una propria Sim integrata nel telefono, che potrà essere liberamente utilizzata dagli utenti per utilizzare a seconda della propria convenienza i servizi degli operatori.