DIGITALIZZAZIONE

E-procurement e supply chain digitale, aziende italiane impreparate

Ricerca i-Faber: solo il 15% dei Cpo dispone di un set completo di strumenti IT evoluti e il 90% delle imprese ha un livello basso di integrazione degli strumenti gestionali per gli acquisti. Ludovica Lardera: “La digitalizzazione dei processi d’acquisto strategica per la competitività”

Pubblicato il 11 Set 2015

banca-digitale-150715170851

La trasformazione del mercato del procurement e della supply chain attraverso il digitale riveste un ruolo fondamentale per generare valore e guidare la competitività delle nostre aziende. E’ quanto emerge da una ricerca condotta da i-Faber, azienda leader del procurement e della supply chain, presentata a Milano presso la UniCredit Tower in occasione del Pec – Procurement Executive Circle 2015. Secondo Ludovica Lardera, amministratore delegato di i-Faber, la digitalizzazione dei processi di acquisto assumerà un ruolo sempre più fondamentale per la competitività delle aziende italiane, segnando l’evoluzione di una funzione strategica per il business.

Nel corso del suo intervento al Pec 2015, prendendo spunto dai risultati preliminari di una nuova ricerca sui trend di questo mercato condotta su 50 aziende italiane operanti in diversi settori, Lardera ha evidenziato come le direzioni acquisti italiane siano consapevoli dell’importanza del processo di digitalizzazione della supply chain, tanto che questo viene citato, insieme al contributo per l’ottimizzazione del working capital e all’evoluzione della relazione con i fornitori, tra le principali priorità per il procurement e la supply chain per i prossimi anni.

A questa consapevolezza però corrisponde ancora una limitata evoluzione digitale della funzione acquista, tanto che solo il 15% dei Cpo – i Chief Procurement Officer, capo Ufficio acquisti – dispone di un set completo di strumenti IT evoluti e circa il 90% delle aziende intervistate dichiara un basso livello di integrazione degli strumenti gestionali aziendali con gli acquisti, da ciò deriva un limitato utilizzo del potenziale che deriva dall’utilizzo del patrimonio informativo della direzione acquisti attraverso Big data, analytics e informazioni real-time che permetterebbero di creare ulteriore valore aziendale.

Integrare l’innovazione nelle direzioni acquisti italiane è fondamentale considerando il ruolo sempre più diretto che esse rivestono nella generazione di valore (41% degli intervistati) e nel raggiungimento degli obiettivi di business, infatti al 56% dei Cpo vengono affidati obiettivi strategici interni (ad esempio la garanzia di un livello di servizio adeguato, il sostegno all’espansione in nuove aree geografiche, il supporto all’innovazione di prodotto)

“Abbiamo deciso di presentare i risultati della nostra ricerca nel contesto del Pec per promuovere un momento di confronto costruttivo con i principali protagonisti italiani del mondo procurement e della supply chain, alimentando il dibattito su un mercato in forte evoluzione e sempre più strategico per le aziende italiane” racconta Alessandro Cataldo, presidente di i-Faber. “E’ anche attraverso iniziative come questo evento che portiamo avanti una delle nostre principali missioni in Italia: quella di sostenere lo sviluppo della cultura degli acquisti del nostro Paese e diffondere l’importanza della sua trasformazione digitale.”

“La fotografica che emerge dalla ricerca sulle direzioni procurement e supply chain hanno confermato come l’evoluzione in senso digitale di questo settore sia fondamentale nella creazione di valore per le imprese, abilitando la trasformazione dei processi e dei modelli di business,” ha dichiarato Lardera. “Come i-Faber, riconfermiamo il nostro impegno alla guida dell’evoluzione di un settore così strategico, grazie alla capacità di offrire soluzioni innovative ai nostri clienti, ma soprattutto ponendoci come partner di riferimento per le aziende, che propone servizi a valore aggiunto, sviluppati grazie alla profonda conoscenza delle reali esigenze dei buyer e seller”.

“Siamo lieti di constatare la continua crescita di i-Faber e il suo ruolo sempre più significativo in Italia,” racconta Federico Ghizzoni, amministratore delegato di UniCredit. “L’evoluzione verso il digitale della supply chain è un’immensa opportunità per le aziende perché consente di gestire in modo più efficace le attività di buying and selling. La nostra banca grazie ad una realtà come i-Faber entra nei flussi commerciali delle aziende trasformandoli in opportunità finanziarie. Per questo continuiamo a investire per il consolidamento di i-Faber nel mercato.

i-Faber in Italia è da sempre impegnata nello sviluppare la trasformazione digitale del procurement e della supply chain. In un contesto economico ancora delicato, ha raddoppiato i clienti sulla propria piattaforma grazie ad un’efficace strategia di business, alla continua innovazione delle proprie soluzioni, in grado di rispondere ai bisogni dei clienti, e all’evoluzione delle proprie competenze.

Per i prossimi anni i-Faber si prefigge di contribuire all’evoluzione della cultura degli acquisti nel nostro Paese, in collaborazione con i principali stakeholder, in particolare con il mondo accademico, promuovendo iniziative di formazione evolute come il Master in Procurement Management dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, e sostenendo ricerche di settore, come quella promossa dal Politecnico di Milano nell’ambito della supply chain finance. i-Faber organizza inoltre eventi dedicati a questo settore e ai suoi principali protagonisti, come ad esempio lo User Experience Forum, nato per dare vita ad un incubatore di idee per evolvere e innovare la piattaforma di e-procurement di i-Faber insieme alla propria community di clienti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati