Intel, Ericsson e Nokia Networks si sono unite per spingere lo sviluppo di una versione dell’Lte ottimizzata per l’Internet delle cose (IoT).
La tecnologia su cui i tre colossi puntano è la Narrow-Band Lte (NB-Lte): dal punto di vista di Intel, Ericsson e Nokia Networks è facile da usare, economica da implementare e efficiente dal punto di vista dei consumi – tutte caratteristiche che la rendono adatta a supportare i servizi IoT e machine-to-machine (M2M).
L’NB-Lte offre le stesse funzionalità di un’altra tecnologia cellulare emergente per la IoT, l’Lte-M (che Huawei sta già sperimentando in vista del lancio commerciale il prossimo anno); tuttavia, secondo uno studio di Nokia pubblicato ad agosto, i servizi NB-Lte potrebbero usare appena 200 kHz di spettro contro gli 1.4 MHz che servono per l’Lte-M.
“Siamo entusiasti di poter collaborare con due fornitori di tecnologie di rete del calibro di Ericsson e Nokia“, ha dichiarato Stefan Wolff, general manager della business unit multi-comms di Intel. L’obiettivo, ha spiegato Wolff, è spingere lo sviluppo delle più promettenti tecnologie per il mobile e connettere il segmento di mercato in forte crescita della IoT, con una specifica roadmap per l’NB-Lte.
In base all’accordo siglato fra le tre aziende, Intel svilupperà i chip per l’NB-Lte mentre Ericsson e Nokia forniranno i necessari aggiornamenti di rete per supportare questa tecnologia.
“Le reti cellulari già coprono il 90% della popolazione mondiale perciò è più che sensato cercare di sfruttare questa diffusione globale per supportare e promuovere l’adozione dell’IoT attraverso la standardizzazione della Narrow-Band Lte,” ha indicato Thomas Norén, head of product management della divisione radio di Ericsson.
“L’obiettivo di Nokia è migliorare la vita delle persone con un mondo programmabile dove miliardi di di persone, cose, sensori e device sono connessi”, ha aggiunto Stephan Litjens, vice president of portfolio strategy and analytics dell’azienda finlandese.