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Microsoft-Credito Valtellinese, nasce lo sportello hi-tech

Al via il progetto sviluppato da Credito Valtellinese in collaborazione con la casa di Redmont: Surface e Skype for Business semplificano le operazioni bancarie e abilitano un dialogo virtuale tra i clienti sul territorio e gli esperti dell’istituto

Pubblicato il 17 Set 2015

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Rivolgersi alla propria banca utilizzando Surface Pro 3 e Skype for Business, tramite tablet e soluzioni di comunicazione unificata e collaborazione, in un rapporto virtuale ma “personalizzato” tra i clienti che accedono alle filiali e gli esperti per le singole operazioni bancarie. Sarà possibile grazie a Creval Connect, il progetto di “sportello bancario del futuro ideato da Gruppo bancario Credito Valtellinese insieme a Microsoft. Il sistema debutta a Milano nella filiale di via Feltre e Palazzo Stelline, e in alcune sedi a Sondrio, Como, Morbegno e Fano.

L’obiettivo di Creval, si legge in una nota, è proprio quello di presidiare le filiali con il massimo della competenza nel rispetto delle aspettative di relazione della clientela, ampliando la possibilità di ottenere servizi on demand e garantendo operatività in tempo reale. Le agenzie saranno dotate di un innovativo sportello tecnologico dove, in assoluta privacy, i clienti potranno selezionare le operazioni attraverso Surface e interagire facilmente con gli esperti Creval che vedranno in video e con cui potranno comunicare in tempo reale. “Qualunque esigenza – spiega il comunicato – che si tratti di operazioni di pagamento, valutazioni di investimento, accensione di mutui o consigli per risparmiare, potrà essere soddisfatta conversando con la persona giusta. Grazie alla versatilità di Surface sarà possibile espletare le operazioni bancarie dalla A alla Z, consentendo al cliente di apporre anche la firma grafometrica senza bisogno di device aggiuntivi”.

Creval Connect andrà oltre la semplice app fruibile da remoto, con l’obiettivo di “accompagnare la clientela verso un’adozione graduale delle tecnologia, continuando a garantire la prossimità sul territorio”. Il progetto verrà esteso a partire dal 2016 ad altre filiali più piccole in cui, spiega Creval, “è a maggior ragione importante offrire competenze specialistiche attraverso il supporto degli esperti virtuali”.

Creval Connect – afferma Mauro Selvetti, vice direttore generale del Credito Valtellinese – è un importante tassello della strategia digitale che il nostro Gruppo sta perseguendo con l’obiettivo di rispondere sempre meglio alle esigenze del cliente, offrendo un’esperienza d’uso personalizzata e gratificante, attraverso un’efficace e omogenea interazione realizzata sfruttando le opportunità che l’innovazione tecnologica rende disponibili. Vogliamo restare fedeli al nostro ruolo di banca del territorio, per il quale la prossimità al cliente è un valore irrinunciabile. La filiale – conclude – rimane il principale segno di presenza e il centro di competenza attorno a cui ruota la cura delle relazioni personali. Tuttavia oggi questo ‘essere vicini’ può trascendere la fisicità, quando questo serve a migliorare il livello di servizio”.

“L’innovazione tecnologica è una leva strategica per rilanciare la competitività delle banche italiane e in uno scenario in cui la tecnologia è sempre più pervasiva è fondamentale ripensare il servizio al cliente e le modalità di relazione, capitalizzando le opportunità offerte dai nuovi device e dalle soluzioni di comunicazione e collaborazione – aggiunge Tiziana Olivieri, direttore della divisione Enterprise & Partner di Microsoft Italia – Non si tratta solo di ottimizzare i processi di business e di recuperare efficienza, ma anche e soprattutto di guadagnare un vantaggio competitivo migliorando il servizio al cliente. Non esiste una ricetta univoca per l’innovazione del mondo banking, ogni istituto deve sfruttare gli strumenti tecnologici per mantenere fede alla propria value proposition e l’esperienza di Creval è particolarmente significativa in questo senso, avendo sviluppato un progetto in grado di offrire in modo virtuale consulenza qualificata e prossimità, in linea con la vocazione di banca radicata sul territorio”.

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