200mila nuovi abbonati da luglio, di cui un’iniezione massiccia è arrivata a ridosso del debutto in Champions League di Juventus e Roma, impegnate la scorsa settimana rispettivamente all’Etihad stadium contro il Manchester City e all’Olimpico contro il Barcellona nella prima partita della fase a gironi.
La Pay Tv di Cologno si è aggiudicata i diritti esclusivi per l’Italia della Champions league per i prossimi tre anni, per un’offerta record di 700 milioni di euro. Quello dei 200mila abbonati in più, in ogni caso, sarebbe un dato “lordo”, che non tiene cioè in conto le disdette effettuate nello stesso periodo.
“L’effetto Champions si vede – conferma una fonte all’agenzia Reuters – Premium è arrivata a circa 200.000 vendite da luglio”. Una crescita che non si sarebbe sviluppata in modo uniforme, ma che avrebbe registrato un’impennata nell’ultima settimana, con circa un quinto dei nuovi abbonati, circa 40mila persone, che avrebbero firmato i propri contratti nell’ultima settimana.
Di dati ufficiali, però, non c’è ancora traccia. Alla fine di luglio il Chief financial officer Marco Giordani ha confermato il target di 300.000 abbonati netti in più entro fine anno, passando dagli 1,7 milioni di luglio a 2 milioni. Con un obiettivo a fine triennio di 500mila abbonamenti in più.
Quanto all’eventualità di un processo di consolidamento nel settore o di più o meno probabili progetti di merger and acquisition o di ingresso di investitori esterni nella società, nulla per il momento sembra muoversi. Anche se gli analisti lasciano la questione in primissimo piano: “Stimiamo per Mediaset Premium un risultato negativo nel 2015 e il breakeven operativo nel secondo semestre 2016, in linea con gli obiettivi della società – spiegano da Equita Sim sottolineando come “Un accordo con un player internazionale o con un operatore telecom sia una ‘questione chiave’ per Mediaset Premium“.